VECCHIA PESCHERIA: A QUANDO LA VERITÀ?

L’amministrazione parla e noi replichiamo punto su punto.

Iniziano cosi: L’Amministrazione Comunale intende intervenire in merito alla struttura di via Rubicone, ribadendo che la vendita del pescato presso la cosiddetta “vecchia pescheria” non è più possibile e consentita: lo stabiliscono ragioni di carattere commerciale (carattere commerciale? argomentate per cortesia, perché due parole buttate lì non spiegano chiaramente cosa sia questo “carattere commerciale”), igienico sanitario e di gestione portuale.

La non idoneità della struttura alla vendita dei prodotti ittici tradizionalmente svolta, è stata confermata appieno anche dalla conferenza dei servizi convocata in questi giorni dal Sindaco Ceccarelli, alla quale hanno preso parte le istituzioni chiamate a pronunciarsi in materia, ossia Azienda Usl e Capitaneria di Porto, insieme agli uffici comunali competenti. (si possono vedere i relativi verbali?)

Alle motivazioni di tipo igienico sanitario (qui chiamiamo ufficialmente l’ASL a chiarire, visto che pochissimi giorni fa, ha comunicato ai produttori della vecchia pescheria che il sito per loro era in regola) e di gestione portuale (e chi sarebbe, di grazia, questa autorità che si occupa della gestione? Visto che la Capitaneria di Porto ha competenze di controllo e non di stabilire l’agibilità di un sito, perché sicuramente qualcuno che è coinvolto vorrà vedere i verbali, le motivazioni e le firme e probabilmente chiederà verifiche a chi di dovere). Vanno avanti: addotte e ribadite nell’occasione dagli organi succitati, si aggiungono, come visto, quelle di natura commerciale appannaggio della Regione Emilia Romagna. (questa non si era mai sentita…. chissà da dove è stata tirata fuori…. nature commerciali appannaggio della regione….. ma in Regione, lo sanno cosa andate dicendo?).

Poi raccontano questo: La Giunta Regionale ha stabilito infatti l’istituzione di un mercato ittico locale a Bellaria Igea Marina (questa la devono spiegare molto bene, poiché se si riferiscono alla delibera del Consiglio Regionale n. 1213 in data 18/02/1987. —[ che loro stessi nella delibera comunale che approvava il mercato ittico citano come autorizzazione della Regione]– La delibera dice ben altra cosa, in pratica è solo una delibera d’indirizzo, e non vi è alcuna traccia di un’autorizzazione per un mercato ittico all’ingrosso a Bellaria, che anzi definisce cosi il porto di Bellaria: si ribadisce il rilievo puramente locale del mercato di Bellaria Igea Marina, per la vendita diretta al consumo del pescato da parte dei pescatori; -Testuale dalla delibera regionale –
– riconosce la valenza nazionale al mercato di Porto Garibaldi, valenza regionale al mercato di Rimini e valenza provinciale ai rimanenti (Cesenatico, Cattolica, Goro e Ravenna).
Quindi, con chiara evidenza, il mercato di Bellaria è un semplice mercato ittico locale per la vendita al consumo. Non è, quindi, qualificato come mercato all’ingrosso!!! Sic!

Né tantomeno vi è scritto di una chiusura del mercato di Via Rubicone. Quindi per cortesia citate con quale delibera la Regione ha stabilito la costruzione del mercato ittico di Bellaria). Il comunicato dell’Amministrazione prosegue dicendo: l’entrata in funzione del Mercato Ittico di via dei Saraceni, opera approvata e cofinanziata dalla stessa Regione (Cofinanziamento?! Ma se fino a ieri l’amministrazione parlava di fondi Europei che la Regione ha il compito di distribuire, il che è molto diverso dal cofinanziamento…. ed è bene ricordare che su quei finanziamenti, un consigliere comunale di maggioranza ha mentito, la cosa più grave è che il Sindaco non ha mai fatto una doverosa precisazione, ha solo detto che il mercato ittico lo avrebbero fatto comunque) proseguono cosi: ha sancito la chiusura della vecchia pescheria, divenendo quest’ultima un secondo e non autorizzato luogo per la vendita del pescato. (ma questa è solo una decisione di tipo politico fatta dall’Amministrazione e non certo dalla Regione).

Vanno avanti cosi: Quanto precisato, è stato oggetto di numerosi dibattititi (il doppio TITI è un loro errore non nostro Ndr.), interventi e precisazioni, fornite agli operatori interessati, in sede di Consiglio Comunale e a mezzo stampa, in cui ripetutamente l’Amministrazione ha ribadito le motivazioni e gli obiettivi legati alla realizzazione del nuovo Mercato Ittico. Un’opera fortemente voluta proprio perché necessaria, realizzata a sostegno dell’intero settore pesca (sarebbe vero se la gestione del mercato ittico fosse comunale, invece è affidata alla OP, la quale giustamente fa i suoi interessi, ma accoglie solo si e no la metà dei pescatori. L’amministrazione invece parla di un aiuto per l’intero settore pesca e non solo di una parte….. gli asini sono caduti e si sono fatti male), e continuano cosi: dei lavoratori e delle tante famiglie che legano la propria sussistenza a uno dei mestieri più nobili ed antichi del nostro territorio. Inoltre, è bene sottolineare l’approccio estremamente conciliativo adottato dall’Amministrazione Comunale, che ha inteso rendere il più agevole possibile la transazione dalla vecchia alla nuova struttura, comunicando tempestivamente e chiaramente ai pescatori, lo scorso marzo, che la vendita presso la “vecchia pescheria” non era più consentita e concedendo loro tutto il tempo necessario per valutare altre opzioni; per altro, anche negli ultimissimi giorni, non è venuta meno un’interlocuzione schietta e serrata con gli operatori e i loro rappresentanti. (interlocuzione schietta e serrata, in cui non si è dato il minimo ascolto agli interlocutori, ma solo, o ribadito le proprie decisioni, o fatto vaghi cenni di prendere in considerazione le loro richieste, già sapendo che non lo avreste fatto).

Proseguono: Si sottolinea quindi, in ultima istanza, che lo spirito collaborativo (spirito collaborativo? Ma ci prendete in giro? Sembra che l’obiettivo di quest’Amministrazione sia solo quello di demolire quanto fatto da altre Amministrazioni, monumento PASSATO PRESENTE docet) e ancora continuano: con cui l’Amministrazione ha affrontato la transazione dalla vecchia sede al nuovo Mercato Ittico, nulla cambia rispetto a quanto si è sempre detto: come confermato da organi e istituzioni competenti, la struttura di via Rubicone non è più utilizzabile ed in caso di violazione è prevista l’applicazione delle sanzioni definite dalle normative vigenti, come già avvenuto in occasione dei verbali elevati alla “vecchia pescheria” nelle ultime settimane.

In definitiva sono tutti colpi di mano dell’attuale Amministrazione, la quale, è bene ricordarlo, Comanda e non governa questa città! Una vera e propria dittatura, il cui unico scopo è agevolare il settore alberghiero, ma che non ha alcun interesse per gli altri cittadini, ricordiamo anche la recente istituzione dell’addizionale IRPEF, dopo che il Kaiser aveva giurato che non l’avrebbe mai applicata, come giustificazione per aver messo l’IMU al massimo.

Ci piacerebbe sapere se per caso ci siano state delle pressioni, magari da più parti, perché gli organi competenti abbiano espresso i giudizi che l’Amministrazione riporta.

Il Sindaco “Kaiser” Enzo Ceccarelli, ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato a quel ruolo come del resto tutta la sua Giunta. Detta a denti stretti, sembrano i vecchi Komunisti, stesse logiche, stesso clientelismo, anzi peggio, non certo un’illuminata Amministrazione di destra.

Questo comunicato sa tanto del forte e prepotente che se la prende con i più deboli.

Voi cari amministratori chiedete sempre atti di fede da parte dei cittadini, ma la vostra credibilità è finita! Contano solo gli atti documentali, che finora non avete mai esibito!

Continueremo comunque ad alitarvi sul collo e rimarcare i vostri (tanti) passi falsi.

Nota finale, non sapete nemmeno definire il sito dove si vendeva il pescato, la giusta definizione è: “mercatino dei produttori” e non “vecchia pescheria”, essendo un’Amministrazione almeno questo dovreste saperlo!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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