PREMIO PANZINI: LA CONSUETA BUFFONATA

Sarebbe ora di cambiare il nome del “Premio Panzini” in “Kaiserino D’oro” imitando il famoso “Ambrogino D’oro” milanese

La totale mancanza di prestigio di questo premio, sicuramente farà rivoltare nella tomba Alfredo Panzini, non avendo dalla sua nessuna connotazione letteraria o culturale, in pratica è un premio di natura politica essendo deciso dalla Giunta e non da una giuria indipendente.

La serata non fa più il pieno, forse la precettazione di presenza obbligatoria non è arrivata a tutti i componenti del clan ceccarelliano, a parte i soliti maggiorenti e i loro parenti, nonchè i premiati, le presenze hanno scarseggiato, che i cittadini abbiano capito che questo premio è solo una carrellata per la “glorificazione” del Kaiser-Supremo Enzo Ceccarelli?

Pane e circenses: come già nelle passate edizioni, il Premio Panzini si è concretizzato in un grande evento di distrazione di massa. Intendiamoci non ci sono più le belve feroci, ma il solito comico di livello nazionale che serve per poter fare un po’ sorridere il pubblico, sempre più di parte, che partecipa all”evento. Il problema è che gli organizzatori non si sono ancora accorti che stanno assumendo atteggiamenti ben più ridicoli del comico di turno, al punto che potrebbero risparmiarsi l’ingaggio del comico, tanto è comico tutto l’evento.

Vorremmo tanto calcare la mano sugli aspetti positivi di questo premio…. ma non riusciamo a trovarne, o meglio, un aspetto positivo c’è…. l’immensa fortuna di chi non è stato premiato, essere complici di questa vergogna tutta bellariese, sarebbe davvero troppo per chiunque dotato del minimo buon senso.

Citeremo il premiato “D’oro” Roberto Mazzotti, come si sa è stato un dirigente della Iccrea, che partendo dalla nostra realtà locale è stato chiamato a dirigere un organo nazionale importantissimo. In pratica ha vinto la Romagna Est.

Ci piacerebbe sapere quanto costa questo premio, da chi è finanziato… e, soprattutto, sapere se nella voce di bilancio si è usata la scusa “evento culturale”, perché nemmeno con la lente d’ingrandimento di Sherlock Holmes…. si riesce a vedere cosa ci sia di culturale nel premio Panzini, ma forse possiamo chiedere alle “sorelle Cultura“, al secolo le sorelle Domeniconi, delucidazioni in materia.

Un solo consiglio (ci costa molto dare consigli a quest’Amministrazione): cambiare il nome del premio Da “Premio Panzini” a “Kaiserino D’oro” e chiamare l’evento “Golden Kaiser“.

Concludendo, in questo paese c’è chi agisce in totale libertà senza preoccuparsi di eventuali violazioni al codice civile e penale, potendo contare preventivamente su una sicura assoluzione per “infermità mentale“…

golden


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT

Il Direttore Giuseppe Bartolucci

su "PREMIO PANZINI: LA CONSUETA BUFFONATA"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.