The Misunderstood: Before Dream Faded

 

 

dome seppia“Suoni come colori

hanno in corpo il loro destino

e il profumo dell’arte.”

 

ranofornace

 

Misunderstood-Children Of The Sun

misunderstood colorNel 1966 un ambizioso gruppo da Riverside (CA), sotto la direzione del disc-jockey inglese John Peel che li scoprì in uno dei loro concerti californiani, partì alla volta dell’Inghilterra per un riscontro più netto nella “Swinging London” sessantiana aperta alle mode ed alle innovazioni artistiche. Un gruppo di 5 ragazzi talentuosi, con sensibilità e idee musicali molto interessanti, scampati dalle grinfie della guerra del Vietnam, erano desiderosi di sfruttare la luce dei riflettori del palcoscenico britannico, loro si chiamavano “Misunderstood”.

misunderstood 2Formati nel 1963 come gruppo surf e rock & roll, Greg Treadway (chitarra ritmica, tastiere), Rick Moe (batteria), Rick Brown (voce), Steve Whiting (basso), George Phelps (chitarra), non erano ne più ne meno come tante band del luogo. Nel 1965 Phelps venne sostituito da un grande chitarrista come Glenn Ross Campbell (steel guitar), la rivista “Rolling Stones” il 2 Settembre 2004 in una sua recensione descrivere Glenn Campbell dei Misunderstood come ” Jeff Beck e Jimmy Page in uno” ed evolverono  il loro genere, arricchendo il suono con furia e impeto. Nel ’66 alla vigilia della loro partenza avevano inciso un solo singolo per la Blues Sound che si lasciarono alle spalle, iniziava così la loro avventura nel tempio della “Britisch Invasion” sperando di raccogliere i giusti consensi. I “Misunderstood” erano portatori “insani” di un sogno lisergico ancora prematuro, la  loro ricerca risentiva delle sonorità garage e di certe delimitazioni di costruzione pre ’66, mutarono poi in qualcosa che non trovava riscontri in quel periodo. Arrivati in Inghilterra si aggiunse al gruppo il chitarrista Tony Hill, più conosciuto oggi per aver fatto parte degli “High Tide”, ma fu determinante nel promuovere ancora di più lo sviluppo del gruppo e rendere le composizioni maggiormente rifinite.

 

Misunderstood-Who Do You Love

Misunderstood 5“Before Dream Faded”, è uno dei grandi album persi degli anni ’60. No, fu pubblicato solo nel 1982, i “Misunderstood” in carriera non pubblicarono mai un album, fra i due assetti US/UK sfornarono cinque 45 giri, di cui uno solo in America nel ’65 incluso nella riedizione, (assieme ad altri cinque brani raccolti precedentemente in un acetato) poi uno nel ’66 e tre nel ’69 in Inghilterra, di cui uno, “Children Of The Sun / Unseen incluso nella riedizione. L’ottima idea della inglese Cherry Red Records di raccogliere tredici brani in un lp ha reso giustizia al grande gruppo psich-garage anglo-americano, uno dei più grandi nella storia in assoluto, ma come dice il nome “incompreso”. Il lato uno, sottotitolato in “Colour Of Their Sound”, contiene le canzoni registrate in Inghilterra nel 1966, il lato due invece sottotitolato “Blue Day In Riverside”, contiene le sette demo pre-psichedeliche del 1965 imbevute di garage-r & b del periodo statunitense . Le prime 6 tracce  del ’66 sono straordinariamente avanzate e rivelano contaminazioni dalla psichedelia americana che vanno dagli “13th Floor Elevators” ai “Blues Magos” a “The Deep” e suoni dalla connotazione tipicamente british-psych-blues sulla linea degli Yardbirds piuttosto che degli Animals.

misunderstood 3Ma il loro sound è senza “malintesi” una fusione di psych-garage molto ben congeniato, le loro composizioni sono dei meravigliosi affreschi differenti fra loro, per sonorità, pertinenza compositiva, bellezza estetica e chiarezza di visione. Gli arrangiamenti sono a dir poco strepitosi, caratterizzati dalle ritmiche rummingate di Rick Moe e dalla steel guitar psichedelicissima di John Glenn Campbell, mai prolissi o troppo scarni, insomma i “Misunderstood” per la qualità espressa e per le doti di anticipo sui tempi,  furono e restano un caposaldo dell’evoluzione musicale sessantiana.

 

Misunderstood-Find A Hidden Door

Apre la facciata “inglese”, “Children Of The Sun”, ricorda “Shapes Of Things” degli Yardbirds, un mix incendiario di psichedelia e garage ben rifinito, ritmo incalzante e violento caratterizzato dal drumming di Moe, canto spavaldo e sguaiato di Brown che inneggia senso di rivolta e chitarrismo incalzante di Campbell senza indecisioni, occorre rendersi conto che questo non è un tipico brano del ’66, ma un’avariata porta, aperta verso il futuro, lavoro perfetto! “My Mind”, è un trip spaziale perfettamente equilibrato fra aspra battitura garage ed evanescenza lisergica, linea di basso e acuti colpi di batteria, sorreggono i mitragliamenti della chitarra di Campbell. Il capolavoro “Who Do You Love” di Bo Diddley, ha l’impronta di Tony Hill, l’introduzione annuncia già il suono High Tide e la sua ritmica si adagia brillantemente sulla steel guitar di Campbell, impeto e calma, urla rivoltose e nostalgia in forma evocativa si alternano come modus operandi costante, alla beguine di Hill, è sorprendente la qualità dell’arrangiamento che trova nel finale, spunto strutturale dalla classica. “I Unseen” è un moods caratterizzato da un “riff killer psych-garage-punk-fuzz nodoso” e dall’armonica a bocca di Brown, ritmo e pausa come al solito si alternano. “Find A Hidden Door” parte spedita con riff distorto, frasi urlate, ritornelli rinforzati al coro, muggiti di chitarra trascinanti e mutevolezze di ritmo, finisce con un fraseggio in steel dolce e ronzio dell’amplificatore, per un ottimo risultato compositivo. “I Can Take You To The Sun”, altro capolavoro estratto dal 45 giri, è un classico della psichedelia inglese, atmosfera inquieta e sognante, canto in crescendo che apre ad uno spazio ecclesiastico molto attendista, questo brano nel complesso anticipa per certi versi alcune cose dei Doors e dei Pink Floyd e  “Antique Doll” degli Electric Prunes nel modo di colpire i piatti e tamburi ed anche il controllo dello scorrimento del volume della steel  di Campbell che sale dolcemente fino a svanire nel soliloquio acustico orientaleggiante di Hill.

Misunderstood-I Can You To The Sun

misunderstood 4La parte “americana” apre con “Im Not Talking”, effetto autoreverse ante-litteram pinkfloydiano, riff rollingstoniano alla “Paint It Black” e garage-beat blueseggiante articolato. “Who’s Been Talking” è un blues-garage sonoricamente molto aperto, con solista acido. “I Need Your Love”  è un beat in forma classica. “You Don’t Have To Go Out” è un blues alla Yardbirds, armonica, steel guitar e gran bella voce. “I Cried My Eyes Out” è una ballata popsych byrdsiana caratterizzata dall’organo di Greg Treadway. “Like I Do” conserva delle reminiscenze surf e doo-wop, come anche “You’ve Got Me Crying Over Love”.

La carriera dei Misunderstood, consumata a spalleggiare i più blasonati gruppi come le apparizioni al Marquee Club di Londra a fianco di Pink Floyd e Move terminò nel 1969, il loro rientro in America non destò clamore, Glenn Campbell formò i Juicy Lucy, Tony Hill gli High Tide, lasciano alla storia una serie di perle brillantissime frutto dell’esperienza intuitività del grande John Peell, che li aveva capiti subito. Poco conosciuti dal grande pubblico, poco conosciuti dai musicofili, ma non dalla critica storiografica, la loro importanza all’interno del “genere” è indubbia. A noi oggi sconvolge la loro qualità inusitata.

rano 2

valutaz.*****

Pierdomenico Scardovi

 


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