Misano dice sì alla tassa di soggiorno

La giunta ha fissato le cifre. Al via il 1° aprile in tutte le strutture ricettive. Gli assessori: “La più bassa in regione. Vogliamo investire sul turismo e senza sarebbe impossibile”

misanoMISANO – Misano dice sì alla tassa di soggiorno. Il consiglio comunale di Misano ha deliberato il regolamento comunale e la giunta ha poi approvato anche i relativi importi. L’imposta di soggiorno decorrerà dall’1 aprile 2015 e si applicherà dalla medesima data al 30 settembre 2015. Sarà applicata nei confronti di chi alloggerà nelle strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale di Misano Adriatico fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi e coinvolgerà alberghi e residenze turistico-alberghiere, case e appartamenti di vacanza, case per ferie, ostelli, affittacamere (room and breakfast e locande), bed & breakfast, appartamenti ammobiliati e campeggi.
Saranno esentati dal pagamento dell’imposta i minori fino al compimento del tredicesimo anno di età alla data di arrivo nella struttura ricettiva, i soggetti che assistono i degenti ricoverati in strutture sanitarie della Provincia di Rimini (un accompagnatore per paziente), il personale di Polizia e forze armate per esigenze di servizio, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici di gruppi organizzati. Inoltre saranno esentati i portatori di handicap grave e un accompagnatore e gli studenti che svolgono tirocini o stage.
L’imposta di soggiorno è determinata per persona e per pernottamento ed è graduata con riferimento alle tipologie delle strutture ricettive (stelle e soli). Le aliquote dell’imposta vanno per gli alberghi, da 50 centesimi per una stella a 60 per 2 stelle, 80 per i 3 stelle e un euro per i 4 stelle. Approvati anche alcuni emendamenti tenendo conto confronto con le categorie economiche.
“In un momento in cui abbiamo dovuto registrare i mancati trasferimenti dello Stato a Province e Comuni e volendo mantenere lo stesso stato dei servizi ai turisti – spiegano l’assessore al Bilancio Marco Ubaldini e l’assessore al Turismo Manuela Tonini – abbiamo scelto l’unica strada percorribile. Ci è sembrato giusto e doveroso prima di tutto, tutelare i cittadini e per questo non abbiamo preso in considerazione l’aumento dell’Irpef, né una tassa di scopo che la legge non permette. Abbiamo così cercato di limitare al massimo la tassa, che è la più bassa in regione. Si parla di 11,20 euro al massimo per una famiglia che soggiorna una o più settimane in una struttura a 3 stelle a Misano. Senza queste risorse si sarebbe verificato un arretramento con conseguenze negative sull’economia turistica. Nostro scopo è invece, implementarla con promozione ed eventi. Sappiamo che una tassa, specie sul turismo non è apprezzabile e comprendiamo l’impegno burocratico che gli albergatori si troveranno a sostenere, ma per stare sul mercato, era un passo necessario”.

Fonte: Nuovo Quotidiano Rimini


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