DOPPIA INTERVISTA A FILIPPO GIORGETTI E UGO BALDASSARRI

In sequenza due interviste a Filippo Giorgetti e Ugo Baldassarri sullo stesso argomento: l’inaugurazione del parco alla fornace. Evento che ha sollevato alcune critiche.

La prima a Filippo Giorgetti:

Signor sindaco, l’accusano di aver violato una norma sulle pubblicazioni in campagna elettorale, lei ritiene di averla violata?

In tutta onestà ritengo proprio di no. Sono vice presidente ANCI – ER (Assoc. Nazionale Comuni Italiani) e ho letto con attenzione la nota sulla par condicio emanata da ANCI. Nelle mie comunicazioni ho appositamente evitato simboli del comune, ritagliando persino le immagini appositamente per evitare speculazioni. Sottolineo che anche nell’apertura del “Parco Fornace” non era previsto nessun discorso del Sindaco nessun taglio del nastro nemmeno presenza con fascia tricolore e nella comunicazione da nessuna parte è apparso il nome del sindaco Filippo Giorgetti.

Ci spiega la differenza?

La par condicio è chiara la comunicazione dell’amministrazione deve essere impersonale (rispetto al candidato sindaco o a partiti e liste) ed è stato tutto rispettato sempre. Il nostro addetto stampa è molto attento in merito. Invece non credo sia proibibile che una singola persona possa condividere un post del sito del comune e che questo poi sia violazione da parte dell’amministrazione. Ma in ogni caso io personalmente non ho fatto nemmeno questa pratica.

Dobbiamo quindi pensare che sia solo la classica manovra denigratoria da campagna elettorale?

Non so se sia denigratoria o no, sicuramente si cerca visibilità su questi temi, anche perché se no si sarebbe aspettato eventuale riscontro dagli organi preposti, invece credo che l’obiettivo fosse solo alzare il livello di tensione e scontro.

Ritiene di aver subito una lesa d’immagine come sindaco e anche personalmente?

Non voglio scendere al livello di queste polemiche, ho amministrato ogni giorno mettendo davanti l’interesse collettivo e della nostra comunità e lo farò fino all’ultimo giorno di incarico.

Alcuni ritengono che questa campagna elettorale sia un po’ agguerrita.

Peccato, la scorsa campagna elettorale con Bucci e Lombardi e tutta la consigliatura e il mandato amministrativo di questa maggioranza è stata improntata proprio nel rispetto degli altri, nel dialogo anche fra parti opposte (appunto opposizione ma meglio ancora minoranza e maggioranza), ho più volte sottoscritto e promosso il manifesto della comunicazione non ostile… il tutto per migliorare un clima di tensione e scontro politico molto alto ereditato nel 2019. Il ritorno in campo di certi protagonisti di quel periodo di esposti, azioni denigratorie e ostilità politiche e personali, stanno rendendo questa campagna elettorale “aggressiva”; sto cercando di mantenere sempre un profilo alto di rispetto e soprattutto improntato sul costruire proposte e azioni positive per la città anziché demolire o criticare quelle altrui, sul proporre idee e non sul demonizzare l’avversario.

Vuol comunicare qualcosa ai suoi elettori?

Abbiamo iniziato un percorso di comunità dei servizi e delle economie, realizzato progetti concreti e intercettato fondi ingenti per temi storici, veri e propri sogni raccontati da 20-30-40 anni ma mai realizzati (dal lungo mare al porto, dalle nuove scuole, alla casa della salute, dalla scuola superiore alla strada di gronda in zona colonie…), continuiamo insieme a disegnare la BIM del 2040 e oltre, con la capacità si sognare cose belle e importanti e la concretezza di lavorare ogni giorno per realizzarle.

La seconda a Ugo Baldassarri:

Lei pensa che il sindaco abbia violato la norma come ritiene Giovanardi?

La norma è stata evidentemente violata. Allo stesso tempo, però, essendo una norma ordinatoria (non prevede sanzione nel momento in cui viene violata), il tutto si riconduce ad una questione morale.

Ci spiega la differenza?

Se la norma avesse previsto l’esclusione dalla competizione elettorale come sanzione alla violazione della norma stessa, ci sarebbe stata un’enorme differenza. Così invece rimane una indicazione di comportamento delle amministrazioni in periodo elettorale.

Secondo lei è stata lesa l’immagine del comune?

Credo che più che l’immagine del Comune sia stata lesa l’immagine dell’amministrazione uscente, troppo tesa alla ricerca della riconferma, che non presta attenzione a queste regole che tendono a mettere sullo stesso campo i vari contendenti alla guida del Comune.

Questa di Giovanardi è solo la classica trovata elettorale, che poco ha a che fare con i contenuti programmatici?

Quella di Giovanardi è una puntualizzazione che andava fatta, visto quello che sta succedendo in questi giorni in cui l’Amministrazione uscente ha un attivismo che non si è mai visto in questi ultimi 5 anni. In questo senso credo che la mossa di Giovanardi abbia anche un risvolto sui contenuti: non ci si può “ridurre” all’ultimo mese della legislatura per far vedere cosa si è fatto.

Tutto questo, secondo il suo giudizio, inasprirà il confronto elettorale?

Spero di no, ma è evidente che, almeno fra i due ex assessori di Ceccarelli, che pescano nel medesimo campo elettorale, la sfida si sta inasprendo.

Vuol comunicare qualcosa ai suoi elettori?

La realtà del nostro Comune, al di là dei proclami dell’amministrazione uscente, è sotto gli occhi di tutti. Siamo rimasti al palo per 15 anni, ma gli elettori devono sapere che una alternativa seria, plurale e responsabile c’è e noi saremo in grado di ridare luce al nostro paese.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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