LA SOLITUDINE NEL DESERTO

Sembra proprio che avremo un’estate senza il Poloest. La responsabilità di avere nei mesi scorsi indetto un bando che è sempre andato deserto, è chiaramente della precedente amministrazione e di chi ne era a capo: evidentemente il bando poneva condizioni che non erano appetibili per nessuno.

 

Di solito le amministrazioni cercano in tutti modi di agevolare gli investitori, nel caso del Poloest, fiore all’occhiello della città, si è fatto il contrario. Saran contenti i leghisti?

 

Il nuovo sindaco ha bloccato il vecchio bando e ne ha proposto uno nuovo, solo per questa estate, a condizioni favorevoli, per far sì che fosse aperto almeno il chiosco. Purtroppo anche stavolta nessuno si è presentato, ma molto probabilmente perché mezza estate è già quasi passata, ma temiamo sarebbe andata così anche se il nuovo bando fosse stato fatto per 6/7 anni: i tempi per questa stagione erano troppo stretti.

 

Il vecchio signore della città non c’è più, quindi novus rex, nova lex, ma i danni fatti dal vecchio signore della città rimangono. Sembra strano, ma c’è qualcuno che non capisce a chi si deve dare la responsabilità di quanto finora accaduto al Poloest.

 

I danni vanno oltre l’immagine che diamo. Pochi giorni fa gli ispettori di Bandierablu sono rimasti sconcertati vedendo il Poloest, e di certo non è stato facile spiegargli il perché. Chi manterrà l’area pulita e in sicurezza? Chi provvederà alla pulizia giornaliera dei bagni pubblici? Chi, infine, si occuperà del salvamento a mare? Chi lo farà materialmente ha poca importanza, ha invece importanza chi pagherà tutto questo: probabilmente l’intera comunità!

 

Il tutto a causa di una lunga mano nera che vuol controllare tutto per i propri interessi. Sarebbe ora che questa mano venisse recisa con un taglio netto.

Questo significherebbe l’inizio del New Deal che la città attende da trent’anni.

 

P.S. Avrei un paio di suggerimenti per chi si agita tanto: prendere la gestione del Poloest subito e preparare una proposta per il Comune per gli anni a venire. Se il progetto fosse credibile e contornato dai mezzi necessari, siamo certi che l’amministrazione lo prenderebbe in esame. Sarebbe un ottimo modo per dimostrare le proprie capacità.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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