LA STATURA POLITICA

Lettera di Giorgio Mosconi

Ho conosciuto Bucci Gabriele alla fine degli anni ’80, nel Consiglio comunale di allora. Era piuttosto giovane quando nel 1985 approdò in consiglio comunale sostenuto da un gruppo di amici ambientalisti.

Per le sue capacità e la sua brillantezza entrò poi nel mirino del Partito Socialista, allora molto influente, che gli propose di candidarsi nelle sue liste per la successiva legislatura.

Fu eletto ed esercitò la sua attività di consigliere comunale dal 1990 al 1995. Si distingueva per il suo eloquio e la sua incisività sui temi amministrativi. Fu un piacere per noi appartenere a consigli comunali che annoveravano personaggi del calibro di Nando Fabbri, Italo Lazzarini, Giovanni Crociati ed altri meno illustri fra cui il sottoscritto.

Quel Consiglio realizzò l’Isola dei Platani e i vari arredi, per primo in tutta la Provincia. Bucci ed io dall’opposizione, lui per i Verdi e io per il Partito Repubblicano, votammo a favore di quei progetti suscitando le ire della Democrazia Cristiana che sosteneva che in quell’isola dovessero passare le auto.

Sulle cose ben fatte si può rompere quella specie di vincolo di solidarietà che in genere si forma fra i partiti di opposizione e noi lo facemmo, ma su scelte concrete. Non cavalcammo la protesta e votammo per l’interesse della nostra città.

Negli anni successivi poi, il PCI e la DC decisero di allearsi relegando noi in minoranza. Da lì iniziò il declino della nostra città che espresse in seguito una giunta Lazzarini, poi due giunte Scenna e due giunte Ceccarelli.

Durante le gestazioni di questi governi cittadini, spesso, ricorse il nome di Gabriele Bucci come personaggio che avrebbe unito le minoranze (che in realtà nei numeri erano da tempo maggioranze), che però non riuscirono mai a vincere le elezioni, nonostante validi candidati Sindaci, per le difficoltà di fare un fronte unito.

Questo fronte cittadino riuscì a riunirsi solo 10 anni fa per realizzare un cambiamento da tanti anni atteso. Purtroppo i protagonisti di questa stagione non avevano né la statura di Lazzarini, né quella di Alfonso Vasini. Bucci Gabriele aveva detto ogni volta no alle avances perché aveva ritenuto che un buon politico ha le carte in regola per ricoprire certi ruoli solo dopo che nella professione ha dimostrato di poter vivere senza far carriera in politica.

Da due anni, dopo aver realizzato i propri obiettivi professionali, Bucci Gabriele ha deciso di mettersi a disposizione della nostra comunità cittadina. Ha mantenuto in questi venti anni i suoi affetti, le sue amicizie, il suo legame a questa città che vuole veder ritornare ai fasti di un tempo. Tutto ciò lo sta dichiarando in occasione pubbliche, sui social e ovunque riesca ad averne l’opportunità. È un vero civico, un uomo libero che non appartiene ad alcuna lobby.

Lo sento e lo leggo spesso; ha idee brillanti e ha persone che possono aiutarlo ad attuarle. È decisamente in grado di portare un cambiamento e di liberarci, con l’aiuto di tutti coloro che si sono opposti in questi 10 anni a questa gestione modesta di una città con grandi potenzialità come Bellaria.

Quello su cui mi sentirei di scommettere è che sarà un Sindaco di tutti, perché ha grandi capacità di dialogo e di ascolto. Certamente con l’opposizione non terrebbe atteggiamenti guerrafondai come abbiamo potuto registrare in questo decennio. Potrebbe sicuramente interloquire in maniera costruttiva con l’opposizione. Insomma è la persona giusta per liberare la città da quella cappa di interessi che si sviluppano quando il potere economico e politico sono nelle stesse mani.

Avendo lavorato per tanti anni fuori comune, lui ha necessità di raggiungere tutti coloro che non lo conoscono personalmente e non sanno nulla di lui. Quando lo si ascolta se ne coglie il talento, la cultura e la sicurezza. Per questo occorre che vi sia uno sforzo collettivo di chi lo sostiene per farlo ascoltare dai propri amici e conoscenti almeno una volta.

È vero, ci sono i social, ma non bastano. Bucci bisogna sentirlo dal vivo; è chiaro, sicuro e convincente e credo che lui ce la metterà tutta assieme al suo manipolo di amici per illustrarci come vede il futuro di questa città e come farà a farla risorgere.

Su queste pagine ho speso spesso i miei giudizi sui fatti della città e sui vari protagonisti politici. Approfitto della tolleranza del Direttore nella certezza che darà spazio a tutti coloro che vogliono esprimere le loro opinioni sui candidati sindaci. Per me Bucci è un’opportunità che difficilmente si ripresenterà nella nostra città, è un ottimo candidato atteso da tempo e sicuramente saprà gestire e valorizzare coloro che lo stanno sostenendo.

Non posso dire, per rispetto di questo giornale che è stato davvero il controcanto degli ultimi sei sette anni “votate Bucci“, ma credo di essermi fatto capire.

Giorgio Mosconi


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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