LA CATTEDRALE NEL DESERTO

 

L’amministrazione Ceccarelli si è messa in testa un’idea meravigliosa (così credono loro): la vecchia fornace…

Sempre tesi nel voler stupire i bellariesi, si sono comprati – con i soldi dei cittadini – la vecchia fornace. Un rudere di archeologia industriale, con l’impegno che entro 120 giorni dalla consegna delle chiavi, avrebbero fatto sapere cosa ci volevano realizzare.

Le chiavi il Comune le ha ricevute il 29 agosto, il termine dei 120 gg è ordinatorio, non perentorio, quindi non ci stupiremmo se invece di rispettare quella scadenza rimandassero il tutto alla campagna elettorale, trasformandolo così in un argomento per conquistare voti. L’unico veramente interessato sarà il candidato del centro destra. Al momento gira una serie di nomi, ma il più accreditato è il Cardinal Filippo Giorgetti, guarda caso, proprio colui che, si dice, abbia spinto di più per l’acquisizione della vecchia fornace.

Quali siano le grandi idee di cosa farci, per ora non è dato saperlo. Si sente ventilare qualche ipotesi: una RSA – tanto cara a un amico del Cardinale; ovvero Mario Mantovani -, uno spazio pubblico per eventi e attività culturali, un supermercato, un museo, ma anche un motel per coppiette che, data la posizione discreta, potrebbe anche funzionare bene.

Tutte cose lecite, alcune persino meritevoli, ma chi tirerà fuori 20 milioni di euro per sistemare quella struttura? Già, perché di questa cifra si parla. Lo dicono diversi tecnici, soprattutto lo hanno detto i periti del Tribunale.

Dove si potrà trovare qualcuno tanto coraggioso, o meglio, incosciente, disposto a tirar fuori una cifra del genere, sapendo che non riuscirà mai a farla rientrare? A Bellaria poi! Per la città sarebbe un investimento colossale, ma quali sarebbero i benefici che ne trarrebbe?

Abbiamo, prima rimandato, poi definitivamente cassato la darsena, che almeno aveva un senso, essendo Bellaria città di mare. Ci avrebbe dato un po’ di lustro e lavoro, con benefici per tutti. Ebbene, per compensare questa rinuncia, l’amministrazione Ceccarelli, dopo averci illuso con lo spostamento-interramento della ferrovia, oggi ci vuol rifilare la vecchia fornace.

Una cosa ci domandiamo: hanno mai fatto un sopralluogo per verificarne lo stato e rendersi conto degli interventi necessari per rendere fruibile quel fabbricato? Perché altri aspiranti all’acquisto lo hanno fatto, e una volta presa visione della situazione, sono scappati tanto in fretta da far crepare l’asfalto.

A Bellaria si vive “aspettando Godot“, viviamo cioè nella speranza che qualcosa cambi: quel qualcosa che non arriverà mai.

Troppe lotte di potere, troppi personalismi, troppi interessi particolari e nessun interesse collettivo. Tutti furbetti in città. Sarà…


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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