LA NOTA DELLA MAGGIORANZA SUL CASO DEL CHIOSCO

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Come ampiamente previsto, la maggioranza si vuol prendere un merito che non ha. Anzitutto il ricorso era stato fatto dagli uffici del Comune e non dalla maggioranza – che sono due entità ben distinte -.

In secondo luogo è stata proprio la parte avversa, cioè il PD, a promuovere l’attuazione della norma regionale a cui lo Stato non si è opposto.

Si legge: «Un atto, quello del Ministero, che rappresenta una sconfitta politica pesante per la minoranza e premia pienamente l’azione di chi governa; sarebbe motivo sufficiente per imporre il silenzio, o quantomeno un momento di riflessione, a Pd e Grillini. Macchè…»

Ma di cosa parlano?! La stessa minoranza, come pure Belligea, hanno sempre detto, e scritto, che il ricorso aveva molte possibilità di essere accolto, perché nel pieno del diritto.

La polemica era solo perché tale ricorso era stato fatto esclusivamente per il chiosco del sindaco Enzo Ceccarelli, e non per casi simili. Il Ministero ha smentito la Soprintendenza, e nessun altro.

Ma la notte, dormite tranquilli, o avete gli incubi? Ci fate, o ci siete? Chi stende questi comunicati al di fuori della realtà?

Ecco il comunicato – della maggioranza si badi bene, non dell’Amministrazione – :

GRUPPI CONSIGLIARI DI MAGGIORANZA

OBIETTIVO COMUNE – UNIONE DI CENTRO

FORZA ITALIA – ENERGIE PER L’ITALIA

Per giorni e giorni Pd, M5Stelle più vari ed eventuali si sono strappati le vesti e hanno criticato il ricorso gerarchico presentato dal comune, perché sbagliato, ingiustificato e frutto di un trattamento privilegiato nei confronti del Sindaco. Una polemica condita da cattivo gusto e attacchi personali, marchio di fabbrica dell’attuale minoranza, che già nelle scorse settimane abbiamo segnalato e stigmatizzato.

Negli stessi contesti, abbiamo spiegato come il Comune non avesse espletato un provvedimento al posto della proprietà, sottolineando la volontà della famiglia del Sindaco di regolarizzare la propria posizione senza scorciatoie o sotterfugi. Le specificità di tipo normativo e la particolare situazione del chiosco in questione, abbiamo sempre detto, semmai avrebbero potuto essere prezioso apripista per posizioni analoghe; posizioni rispetto alle quali la condotta degli uffici sarebbe stata la stessa, come puntualmente è successo qualche giorno dopo su un’altra struttura per la quale gli uffici hanno proceduto a ricorso gerarchico.

Lo storico parere del Ministero va nella direzione da noi auspicata, aprendo scenari nuovi per tutte le strutture costruite prima del 1985 sottoposte a vincolo (che siano sulla spiaggia o no): secondo la stessa, infatti, esse non sottostanno più a divieto automatico di rilascio della compatibilità paesaggistica da parte della Sovrintendenza, la quale è chiamata a esprimersi nel merito, ferma restando la sua potestà.

Un atto, quello del Ministero, che rappresenta una sconfitta politica pesante per la minoranza e premia pienamente l’azione di chi governa; sarebbe motivo sufficiente per imporre il silenzio, o quantomeno un momento di riflessione, a Pd e Grillini. Macchè…

La minoranza oggi ci spiega sui giornali ciò che abbiamo provato a spiegargli per settimane e, non avendo più argomenti, se la prende perché la cosa non è stata comunicata. Come se la cosa fosse di loro competenza.

Posto che i gruppi di minoranza non possono sapere quali sono state le valutazioni in merito, e che un’Amministrazione responsabile ha obblighi di correttezza istituzionale verso tutti gli enti che questo pronunciamento chiama in causa, saremmo curiosi di sapere come possono conoscere tanti dettagli se non sostenuti da l’attivazione di accessi agli atti.

 

GRUPPI CONSIGLIARI DI MAGGIORANZA BELLARIA IGEA MARINA

Ps. Si scrive CONSILIARI, senza la G


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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