AFFARI & BORDELLI

Al giorno d’oggi i migliori bordelli dove fare affari e magari unirci anche il dilettevole, sono gli uffici tecnici dei Municipi. Basterebbe che la GdF indagasse gli uffici preposti alle opere edilizie e, voilà, metà dei tecnici finirebbe nelle patrie galere, accompagnati da un bel po’ di politici e dirigenti ovviamente.

Ci sono troppi intrallazzi nel “mondo del mattone“, specialmente quando è finanziato con soldi pubblici. E non si venga a parlare di investimenti per creare lavoro: la metà sono inutili e anche mal realizzati.

Alla GdF basterebbe incrociare i dati bancari di dirigenti, funzionari, politici e ditte appaltatrici, con quelli dei tecnici che svolgono incarichi ad affidamento diretto presso le pubbliche amministrazioni: dove finisce quel mare di denaro? Quante false fatture per consulenza vengono emesse per scambiarsi il denaro? Perché l’unico svantaggio di lavorare per le P.A. è che tutto deve essere fatturato. Se davvero si vuole si scopre tutto.

Gli uffici tecnici, in realtà, sono famiglie allargate dove la promiscuità tra i componenti è all’ordine del giorno. Si conoscono tutti, magari sono stati compagni di scuola. Nascono collusioni, frequentazioni, amori, relazioni e conseguenti gelosie. Addirittura si sfasciano famiglie per inseguire fama, potere e, fine ultimo: denaro, guidati unicamente dall’ambizione e, appunto, dal tornaconto personale.

Quegli uffici, con i loro assidui frequentatori, sono dei veri potentati economici in grado di influenzare e indirizzare le scelte delle amministrazioni. Questi elementi, che orbitano intorno a questo mondo, sono convintamente convinti di possedere “inusitate capacità” quasi a rasentare il divino. Il dramma è quello che inducono a scelte pilotate che, nella maggior parte dei casi, compromettono gravemente il tessuto economico e sociale delle città, piccole o grandi, del nostro già di suo disastrato Paese.

Sono i classici furbetti del quartierino, una lezione che l’Italica nazione non vuole imparare. Tutti convinti che essere furbetti sia il meglio del meglio. Poi ci si lamenta che mancano i fondi per le cose veramente necessarie: la sanità, l’assistenza, le pensioni troppo basse ecc.

Già, perché noi italiani, come è ben noto, siamo un popolo di santi, poeti e navigatori; stranamente mancano “gli onesti lavoratori”. Si pensi soltanto a “mani pulite” che alla fine non è riuscita nemmeno scalfire il sistema corruttivo e collusivo, tant’è che dal 1992 le inchieste sono aumentate in modo esponenziale, ma sempre con scarsi risultati pratici. Corruzioni e collusioni si sono letteralmente scatenate. Il Parlamento nemmeno ci pensa a varare leggi davvero “cattive” contro questo assurdo sistema.

Ma si sa, cane non mangia cane.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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