AI CONFINI DELLA REALTA’

Nell’ultimo Consiglio comunale di Bellaria Igea Marina, si è avuta ancora una volta la prova che le regole si applicano per i nemici e s’interpretano per gli amici, e per gli amici degli amici.

Il Presidente Filippo Giorgetti, ha praticamente stoppato l’intervento del Consigliere Cristian Stacchini, in quanto, secondo il suo giudizio, non era attinente all’ordine del giorno. Ma ha lasciato intervenire l’Assessore Giovanardi senza fermarlo, con un video dello scorso CC, in cui Stacchini parlava della sua telefonata alla GdF. Intervento questo ancor meno attinente all’ordine del giorno.

Inoltre, il Presidente Filippo Giorgetti, ha lasciato che i consiglieri di maggioranza interrompessero Stacchini con interventi fuori microfono, senza che avessero chiesto la parola, e sempre esponendo argomenti non attinenti all’ordine del giorno, ma concernenti la richiesta di spiegazioni sulla telefonata che il Consigliere Stacchini non era tenuto a dare, soprassedendo al fatto che la finanza non ha dato alcuna informazione riservata.

E’ fin troppo evidente il tentativo della maggioranza di sviare il discorso sul chiosco del Sindaco Enzo Ceccarelli.

Presidente, non ci siamo. Lei ha applicato due pesi e due misure, ed è già la seconda volta di seguito che lo fa. Lei non appare adatto al ruolo di arbitro, visto che non concede le stesse possibilità a tutti. Lei, nell’occasione in oggetto, ha dimostrato di gestire il CC. come persona di parte e non da integerrimo Presidente che applica le stesse regole per tutti. Così non si può giocare. A priori, Lei decide chi può giocare e chi no! E Lei, che è arbitro, lo dovrebbe ben sapere.

Ogni volta che si accenna al chiosco del Sindaco Enzo Ceccarelli, Lei si inalbera e stoppa la discussione. Come mai? Sarà per caso che il tecnico che ha firmato l’asseverazione su quel chiosco lavora nel suo studio?

Lei, Presidente, non appare indipendente, visto che prima decide per una seduta segreta, poi la fa diventare pubblica su richiesta del dirigente. E’ succube anche del dirigente? E’ cosi potente questo dirigente? Oppure si tratta di estremi tentativi di mettere tutto a tacere? Questa discussione sul chiosco del Sindaco si può fare oppure no? E’ Lei che deve decidere! O tutto deve rimanere nelle segrete stanze del palazzo?

Faccia una cortesia Presidente, questa volta non mi cerchi in privato. Ogni volta che le muovo una critica, Lei mi cerca in privato, perché sa bene che il sottoscritto non divulga mai i contenuti di conversazioni private, cosi come lo sa bene il Sindaco e altri Consiglieri di maggioranza. Questa volta, se ha da dire qualcosa, lo faccia pubblicamente e pubblicamente le risponderò! Se poi vuole sporgere querela, si accomodi.

Poi, Presidente, deve prestare più attenzione a ciò che succede in sala di consiglio. Il pubblico deve star zitto e non suggerire, come è successo, al Consigliere Monticelli le parole da usare. Altra grave pecca. Monticelli, sembra proprio non sappia di cosa parla, visto che è stato zittito dal Consigliere Baldassari in modo deciso e inequivocabile, tant’è che ha dovuto battere in ritirata e nemmeno il Sindaco ha potuto replicare.

Presidente, anche il suo intervento come Consigliere è stato altezzoso, con un atteggiamento di superiorità non degno di Lei. Parole fumose, generaliste, più adatte a incantare un pubblico di elettori molto ingenuo, che non capiscono ma pensano: «ma come parla bene Filippo».

Giovanardi, ovvero il furbetto del quartierino, nei precedenti botta e risposta con Stacchini, fa l’amico educato e gentile, poi, d’improvviso, la coltellata nella schiena con il video. Oltre a farci un figura di m… mette in evidenza come la maggioranza si fosse ben preparata alla serata sui temi al di fuori dell’ordine del giorno. Molto ben preparata, anzi, fin troppo preparata! Lei, come politico navigato, doveva capire al volo la trappola preparata per Stacchini e stopparla immediatamente. Se non l’ha capito, allora Lei non è in grado di fare il Presidente del Consiglio. Oppure ha capito perfettamente, o addirittura ne era a conoscenza e ha lasciato fare, e la cosa è ancora più grave perché faziosa.

Non si è mai visto un Presidente prendere la parola su ogni punto dell’ordine del giorno. Lei spesso ha sostituito il Sindaco su repliche e conclusioni. Lei, Presidente, non riesce più a contenere la sua voglia di apparire pubblicamente. Evidentemente si sente già lanciato a sostituire Ceccarelli. Legittima aspirazione, per carità. Però, caro Filippo, lei dovrebbe dimettersi da Presidente e partecipare come semplice Consigliere comunale. Come Presidente deve esercitare il suo ruolo sopra le parti, non usando il suo ruolo per fare palestra politica.

Lei, alla vigilia dell’anniversario della morte di Borsellino, ha dato il colpo di grazia alla (poca) democrazia bellariese. Il tutto per cosa? Un semplice chiosco di uno che tra poco tempo ritornerà a non contare nulla, e per un dirigente non all’altezza che, scommetto, sta cercando di rimediare a un silenzio/assenso non lecito. Dalle ultime informative che mi arrivano, qualcosa di bello potrebbe succedere presto.

Il titolo è sbagliato, non siamo ai confini della realtà, siamo oltre la realtà.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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