UNA ROTONDA DECENTE, MAI?

Lettera al Direttore di Roberto Mantovani

Giorni fa avevo postato questo commento negativo riguardo alla rotonda vicino alla colonia dei ferrovieri.
Informato del fatto che l’autore dell’opera scelta per quella rotonda è una ragazza, e per di più un’amica di mia figlia, per delicatezza l’avevo tolto.
Oggi ritorno sull’argomento in modo più ampio e preciso, proprio alla luce di questa informazione.

Se la scultura fosse stata presentata in una mostra di giovani artisti, il contesto stesso ne avrebbe giustificato limiti e difetti. Scegliendola, invece, per una destinazione istituzionale e definitiva come una rotonda, l’amministrazione comunale ha commesso due errori. Il primo, imponendo alla cittadinanza l’ennesima scelta estetica a dir poco discutibile – quanto a rotonde, speravo che le putrelle della Cagnona e l’artistica rappresentazione della dea Igea, che la raffigura come una Jessica Rabbit amputata e incrociata con l’omino distruttore del finale di Ghostbusters, fossero bastate -; il secondo, esponendo prematuramente una giovane e per questo ancora acerba artista al fuoco di fila di critiche tanto aspre, quanto legittime. È stato come far suonare in concerto alla Scala uno studente del secondo anno di conservatorio. Un saggio è una cosa, un concerto è un’altra cosa; una mostra di giovani artisti è una cosa, una rotonda cittadina è un’altra cosa.

Spero di essere stato chiaro.

Roberto Mantovani


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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