NEGATO CONSIGLIO COMUNALE URGENTE

Il Presidente del Consiglio Comunale, Filippo Giorgetti, nega la possibilità di un confronto democratico a tutta la città sulla scottante questione delle spiagge.

La negazione non è di natura regolamentare, ma di natura politica. Infatti, ufficialmente, Filippo ha dichiarato che incontri ufficiali ci sono già stati. Egregio Presidente, noi temiamo che lei e la sua maggioranza abbiate la coda di paglia e temiate un Consiglio comunale aperto dove, ovviamente, si tirerebbe fuori “il casino” da voi combinato.

Ci dispiace, caro Presidente, ma questa volta Lei non è stato super partes, la cosa è molto grave.

Non è difficile comprendere che in questo caso ha voluto favorire la sua parte politica.

Su un tema scottante come le spiagge, Lei e la sua maggioranza mettete la testa sotto la sabbia.

Forse perché durante la seduta la minoranza avrebbe tirato fuori una vecchia delibera di Consiglio del 2012 (che pubblicheremo in un altro articolo), che in tema spiagge vi inchioda alle vostre responsabilità?

E’ strano che Lei, vecchio marpione di Forza Italia, si accodi alle “follie politiche” di Enzo Ceccarelli, quando il suo stesso partito, da molto in alto (Gasparri e Bergamini), ha sbugiardato le scelte di questa Amministrazione, asserendo ufficialmente di essere contraria alle evidenze pubbliche. Ma vi parlate tra di voi?

Non vorremmo che l’aver negato il Consiglio Comunale aperto sia un tentativo (decisamente maldestro) per evitare che qualcuno da parte dell’opposizione vi chieda conto del vostro atteggiamento a dir poco ondivago, per non dire opportunista.

Da una parte, pur di accontentare le smanie di un Kaiser sul viale del tramonto, siete partiti lancia in resta per i bandi, dall’altra, a livello nazionale, per lucrare politicamente sulla pelle dei balneari, vi siete schierati per improbabili proroghe decennali.

E non ci si venga a dire che Bellaria Igea Marina è un caso a parte e che qua c’è un percorso iniziato tanto tempo fa. Se è un percorso sbagliato lo si interrompe, non si procede sino al baratro.

Sinceramente, con tutto il rispetto che ho sempre dimostrato verso la Sua persona, credo che in questa occasione la sua scelta non sia stata democratica. Altrettanto temo che lei si sia giocata la possibilità di diventare Sindaco. Gli interessi della città devono superare quelli di un partito.

Con questa infelice strategia avete perso ogni credibilità, sia lei che il suo schieramento.

Non è che niente niente questa Amministrazione, che è riuscita da sola a mettersi alle corde in materia di concessioni, pensa di poter tirare avanti addossando la colpa del prossimo disastroso risultato dei suoi sciagurati bandi a chi, del tutto legittimamente, avrà da eccepire su questa “innovativa” procedura belligeana?

Perché se ci saranno ricorsi, la colpa non sarà di chi li promuove come forma di legittima difesa, ma di chi (l’Amministrazione) ha intrapreso questa “fantasiosa” strada.

E’ un tema caldo di questo periodo e, scusate la metafora, gli operatori di spiaggia non potranno essere condannati, come previsto per chi si difende dai ladri che nottetempo gli sono entrati in casa.

Caro Presidente, visto che non ha concesso un CC urgente su un tema come quello dell’arenile, le offro la possibilità di rimediare. Convochi un CC urgente sulle defecazioni piccionesche sulla statua IGEA, quello sì che è un gravissimo danno all’immagine della città… quasi peggio delle dirette della Lega.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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