LA BANDA TAFAZZI

Ricordate Tafazzi? Il personaggio del trio Aldo Giovanni e Giacomo, quello che si randellava i cabasisi? Beh, in città ne abbiamo un’intera banda!

Stiamo parlando di Ottopagine, il giornale online che fa capo alla vecchia guardia comunista locale, quella dei Nando Fabbri e soci.

Ottopagine, in un recente articolo (poi come al solito replicato come comunicato stampa e inviato ad altri giornali. Che brutta abitudine quella di cercare visibilità con il trucchetto del comunicato stampa!), criticava pesantemente i bagnini per la mancanza di feste a ferragosto e per l’assenza di innovazione.

Nella pratica dei fatti, si accusavano i bagnini di essere rimasti agli anni ’60. Bene cari signori, in che mondo vivete? Oggi voi puntate il dito contro questa categoria, ma ci auguriamo conosciate la situazione che oggi vivono i concessionari delle spiagge, vale a dire: la totale incertezza del loro futuro.

Diventa difficile investire e rinnovarsi in queste condizioni, e voi, proprio in questo clima di profonda incertezza, muovete delle critiche. Siete fuori tempo, e anche con enorme ritardo, perché negli anni del vostro dominio politico e amministrativo della città, non avete mosso un dito in tal senso? Ma siamo certi che la rovina della nostra città non sia partita proprio da voi, per poi disgraziatamente perfezionarsi con Ceccarelli?

Parliamo degli anni ’80/’90, anni di abbondanza anche nelle casse comunali, gli anni in cui ci copiavano “l’isola dei platani”. Voi non siete stati capaci di guardare quello che chi ci copiava stava facendo sulle spiagge. Eppure anche un bambino sapeva che la spiaggia era, ed è, la nostra vera ricchezza. Ma siccome allora tutto andava bene, non vi siete preoccupati di porvi la domanda fondamentale: tra venti anni, come saranno le nostre spiagge? Come potremmo intervenire sui piani di spiaggia per renderle adeguate ai tempi che verranno?

Vi ha mai colto un dubbio sul vostro operato? Anche voi avevate la verità in tasca?

Assenti, siete stati assenti per quel che riguarda il futuro, e oggi avete la faccia tosta di criticare. Come al solito i politicanti in cerca di visibilità e di consenso, la buttano lì, aspettano le reazioni, che se sono positive, subito lì a prendersi i meriti, se negative subito a dire che erano solo ipotesi, ragionamenti, ma che in realtà le idee sono altre, per poi, come avete fatto, chiedere sarcasticamente scusa. Ma come siete messi? Nel giro di 48 ore affermate e poi spudoratamente smentite voi stessi, siete veramente caduti cosi in basso? Oppure la voglia di ritornare protagonisti obnubila le vostre menti?

Articoli, comunicati stampa, smentite, ecc. Una tale confusione, che sul serio sembrate la banda Tafazzi. Sembra che proviate gusto a farvi del male, per cosa poi? Ritornare in auge? Il vostro tempo è finito e da tanto anche, siete in pensione, andate a giocare a briscola, che magari vincete il panettone per Natale.

Voi tutti dalla politica, e per suo tramite, avete avuto tutto: posti di lavoro, redditi, incarichi politici e professionali, presidenze, pensioni d’oro. Non è ora di far basta? Ma cosa volete ancora, riaffermare di essere i più bravi? Ma diciamocelo chiaramente: lo siete mai stati?

Un sincero augurio di buonanotte Signore, Signori e Tafazzi, l’ora è suonata, andate in pace…


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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