L’AMMINISTRAZIONE E LE ASSOCIAZIONI

Tutte le associazioni, senza finalità di lucro, hanno un bilancio che deve tendere al pareggio e devono svolgere attività inerenti al suo statuto e rivolte ai suoi associati, queste associazioni movimentano denaro e devono avere un conto corrente intestato.

Una associazione ha il dovere di dotarsi di un direttivo, di un presidente, un tesoriere e dei sindaci revisori del bilancio. Tutte cariche che di norma sono retribuite, l’essere retribuito non e’ un peccato, certo nulla vieta che siano cariche fatte senza chiedere nulla, ma non e’ la norma.

Difficilmente un Presidente lo fa gratis, anche perché, legalmente, lui è l’unico responsabile, ma anche si è sentito dire che qualcuno lo fa gratis. In realtà poi si scopre che si intendeva che percepiva unicamente rimborsi per le sue spese. Purtroppo in molte, quasi tutte per la verità, associazioni, il rimborso spese è una forma illegale di dare compensi in nero. Tipo portare degli scontrini carte carburante per giustificare una certa somma, oppure fatture di ristorante. E se questo lo fa un pubblico ufficiale, sono dolori molto grossi e di natura penale aggravata dal suo status.

Ora si deve sapere che la contabilità di un’associazione, può essere costituita da semplice foglio di carta A4 senza intestazione, questo fa ben capire come a seconda delle situazioni il tutto possa essere alterato.

Quello che è certo, è che una associazione deve rivolgersi ai suoi associati, se vuole organizzare qualcosa di esterno alla propria sede, può farlo previa autorizzazione del Sindaco. Ma questo non comporta che l’Amministrazione debba finanziare l’iniziativa.

Quello che risulta strano a Bellaria Igea Marina, è che le associazioni organizzano varie iniziative e chiedono finanziamenti all’Amministrazione. La domanda è: se un’associazione organizza privatamente qualcosa di sua iniziativa, perché l’Amministrazione la deve finanziare? Soprattutto, come può l’Amministrazione controllare l’incasso reale di cene, feste, ecc.? Perché è ovvio, che se si chiede un finanziamento per qualcosa, poi si debba rendicontare il tutto, e in caso di utili, restituire il finanziamento.

Altra cosa interessante, è che questo tipo di iniziative vengono finanziate a progetto e non a rendiconto. Si vocifera in giro, ma non ne abbiamo le prove, che in almeno un paio di occasioni qualche associazione si sia tenuta i soldi e poi non abbia organizzato alcunchè, ci auguriamo che non sia vero.

Il bello è che qui da noi le associazioni vengono rifinanziate tutti gli anni, questo va bene per quelle di volontariato e per quelle che svolgono un servizio sociale, ma per le altre? Non è universalmente ritenuto corretto, finanziare associazioni private che incassino soldi tramite eventi da loro organizzati.

Questi finanziamenti rilasciati dall’Amministrazione, sono alquanto aleatori, e inducono a pensare che siano solo un modo per attirare un bacino di potenziali elettori, il ragionamento è semplice “voto questi o quelli perché mi finanziano”. E buonanotte al voto d’opinione.

Il punto è che per finanziare associazioni che non ne hanno diritto e non svolgono volontariato o un servizio sociale, si usano fondi pubblici, in pratica il denaro delle tasse che paghiamo. Denaro che potrebbe, anzi, dovrebbe, essere usato in maniera più utile per i cittadini.

Se questo non è spreco di denaro pubblico… non so come lo si potrebbe chiamare, è forse un sistema clientelare di acquisto del consenso?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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