UOMINI E CAPORALI

Ho avuto modo di leggere i verbali del Consiglio Comunale di diversi anni fa, nel leggere i nomi dei consiglieri di maggioranza e minoranza, vengono i brividi: erano davvero le persone più rappresentative della nostra realtà.

Si potrebbe dire che è indubbiamente vero che con la riforma delle autonomie locali, a cominciare dagli anni 90, l’attenzione si è sempre più concentrata sul ruolo del Sindaco. Per fare solo un esempio, quando andiamo a votare votiamo per l’elezione del Sindaco e del consiglio comunale.

Già nella intitolazione della tornata elettorale è stato chiarito che si vota per prima cosa il Sindaco e poi il consiglio comunale.

Possiamo quindi dire che, dopo tutto, se il consiglio comunale non esprime più la “crema” della nostra realtà, è anche conseguenza di questa situazione mutata della normativa. Non consola di certo, ma la realtà potrebbe trovare una sua giustificazione in questo, ma proprio partendo da questo assunto, verrebbe allora da dire che è il Sindaco stesso che deve essere rappresentativo dell’eccellenza della nostra realtà.

E qui casca l’asino. A dire il vero, forse non è solo un problema del Kaiser, già il suo predecessore, pur avendo alle spalle una formazione culturale superiore, non si poteva certo definire un’eccellenza del nostro territorio, anzi, ne era un corpo estraneo.

Il Kaiser è al contrario ben integrato nella nostra realtà, ma come abbiamo già detto altre volte, la sua elezione è stata caratterizzata dalla mediazione al ribasso per poter portare a casa il risultato, peraltro già scontato, dopo l’esperienza non certo esaltante di Scenna.

All’esordio del nostro comune, sui banchi del CC sedevano le eccellenze del nostro comune. Ora siamo certi che sia lo stesso??? E ancora: non sarebbe giusto e opportuno che questo tornasse ad essere? Meno mani obbedienti e più teste pensanti!

Al tempo che fu, i consiglieri di entrambe le parti entravano nel merito di ogni delibera, la svisceravano, capitava anche che qualcuno della maggioranza criticasse l’operato della giunta, e altrettanto capitava che la minoranza riuscisse a far cambiare alcune cose. Adesso, più che dichiarazioni di circostanza i consiglieri di maggioranza non sanno fare. Viene il dubbio se questi consiglieri leggano e soprattutto capiscano, le delibere da votare.

Dai banchi della maggioranza si sentono solo complimenti e neologismi (che non significano niente,”Medri”). Mi viene il dubbio che quei vecchi consiglieri fossero più dotati di materia grigia di quelli di adesso.

Ma quando mancano gli uomini bisogna accontentarsi dei caporali.

Tornando al sistema elettorale per le comunali, non si può non notare che al contrario degli auspici insiti nella normativa, i sindaci più rappresentativi, nel bene e nel male, sono stati, nella nostra realtà, quelli che non sono stati eletti direttamente dai cittadini. Nel bene e nel male, come non ricordare Nino Vasini, Odo Fantini, Piero Baldassarri e, da ultimo, Nando Fabbri?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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