LETTERA AL DIRETTORE: IL REGNO DELL’IGNORANZA

Democrazia: dimentichiamoci pure il significato di questa parola…

Quando i cittadini e in particolare i diretti interessati, non hanno voce in capitolo sulle dinamiche di un paese; quando il volere della gente non viene neppure preso in considerazione (si veda una corposa raccolta firme); quando i diritti non sono gli stessi per tutti: si può ancora parlare di democrazia?

Provate, ad esempio, a chiedere che vi venga riservato (pagando s’intende) un parcheggio su suolo pubblico. Vi verrà assegnato solo se, come RE Ceccarelli, fate parte della lobby degli albergatori…

Si vedano i parcheggi di via Rubicone, dove addirittura ne è stato sottratto uno che era riservato ai disabili.

Ma veniamo al punto, e cioè all’incomprensibile e assolutamente insensato smantellamento (e noi paghiamo) di uno degli ultimi elementi identificativi di questo paese: l’ormai vecchio mercatino del pesce.

Non posso esimermi dal risparmiarvi le innumerevoli fandonie con le quali è stato giustificato; cominciando da quella rilasciata al “Resto del Carlino”, e cioè la mancanza dei requisiti igienico sanitari, fino ad arrivare a una legge, bellamente inventata su due piedi, per la quale non ci possano essere due punti di vendita comunali (come se poi il nuovo mercato lo fosse), senza vergogna (ma chi l’ha votato, non prova un senso d’imbarazzo?)

È una scelta politica…” chiosa infine il RE. Vi pare?! Suona come una sentenza sprezzante delle esigenze di noi piccoli imprenditori marittimi, senza parlare delle evidenti garanzie di freschezza e provenienza del prodotto al consumatore.

Suggeritemi voi dove queste sue scelte politiche possa mettersele. Lui e quella combriccola di inutilmente stipendiati che lo circonda…Che poi questo qua, con la terza media (con tutto il rispetto per chi ha la terza media), abbia anche la pretesa di essere “Assessore alla Cultura”, francamente mi sembra eccessivo.

Voglio ricordarvi che la vendita diretta del pescato nei pressi della banchina, è logicamente consentita in tutti i porti del mondo, ma non appena abbiamo ottenuto dalla Capitaneria il permesso per poterlo fare, il RE ha dichiarato la banchina stessa inagibile.

Provate a chiedervi il perché di questo accanimento contro di noi e arriverete al Nuovo Mercato Ittico (e noi paghiamo).

Lasciamo perdere la polemica con questo, perché troppe ce ne sarebbero da dire. È vero che fa l’interesse di qualcuno, specialmente di chi lo gestisce, ma certamente non lo fa di tutti.

Ora il problema è che io, volendo volendo continuare a vendere nell’ormai smantellato mercatino, sono, a causa di un RE Despota, un “abusivo”.

“Selvaggio!!!” Tuona sui Social Bellavista il Monopolizzatore Direttore del Nuovo Mercato, mentre sguinzaglia il suo Bravo (nel senso manzoniano del termine) Berardi, perché gli assicuri che nessuna pecorella sfugga al suo gregge.

Abusivo e Selvaggio, bene; considerato il pulpito non me ne rammarico. Mi dispiace, invece, per quelle forze dell’ordine che si sono viste costrette, loro malgrado, a rifilarmi verbali su verbali, dovendo obbedire a ordini per loro stesse incomprensibili. E mi dispiace soprattutto per quei miei colleghi, che per non incorrere in sanzioni, hanno dovuto abbassare la testa e traslocare.

Del resto, cosa aspettarsi da una Giunta Comunale priva di un qualsiasi senso estetico (si veda la ridicola statua dedicata ad Igea, recentemente paragonata dai giornali ad uno sturalavandini… e noi paghiamo), senza alcun senso pratico (si veda l’assurdo ponte levatoio… e noi paghiamo).

Questa dunque è Bellaria; questa è l’Italia. Un paese dove si condanna chi lavora e si assolve chi delinque. Ma anche nel regno dell’ignoranza, il RE è, e rimane comunque nudo.

Ora non mi resta che andare a rubare o, in alternativa, darmi alla politica. Considerata però la mia spiccata e malsana propensione all’onestà, non vorrei dover propendere per la seconda ipotesi, magari coi pentastellati; perché ha più senso ascoltare un comico dichiarato, piuttosto che tutti questi patetici comici inconsapevoli.

Troppo facile allora concludere con l’incipit di Povera Patria” (di Battiato), e quindi non lo faccio, anche per non rischiare di dar fuoco ad eventuali “code di paglia”.

Volendo comunque congedarmi in musica, trascrivo parole di mogoliana memoria:”… i pazzi sono i saggi e viceversa ormai…”

Di Mauro Lorenzini

P.S. A breve si organizzerà una raccolta firme affinché il RE si ravveda e non porti a termine questa ennesima scempiaggine. Se anche voi cominciate ad avere la percezione di essere presi per i fondelli, apponete il vostro nome.

Sarebbe bello poter mandare questi improbabili personaggi a far danni a casa loro con i loro soldi.

Un’ultima cosa: come saprete c’è in programma la realizzazione di un Outlet. Cari ultimi commercianti rimasti, anche il vostro destino è ormai segnato; che il chapliniano dittatore voglia eliminarci tutti, per far sì che sopravviva solo la sua razza?

Incominciate a pensare….

To be continued…


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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