“IL NUOVO REGIME” QUESTIONE DI CREDIBILITA’

«L’adulatore è uno schiavo che non è buono per nessun padrone» Charles Luis de Montesquieu

Proprio il giorno di Pasqua, cioè in un momento in cui le letture diminuiscono, la testata “il Nuovo” esce con un paio di articoli contro i “polemisti di professione”, così definiti dal Presidente della Confcommercio Daniele Vorazzo…., ma che il Direttore del “il Nuovo” sottolinea per ben marcare il confine.

Ma quanto è credibile il Nuovo? Secondo questa testata, la città è sempre perfetta, tutto va bene, tutto è in incremento. In pratica siamo l’unico comune italiano senza problemi, in cui tutto fila liscio, la cui Amministrazione è perfetta e non sbaglia mai nulla…..

È quasi superfluo ricordare, che tra i soci de “il Nuovo” ci sono il Sindaco Enzo Ceccarelli, Roberto Mazzotti (guarda caso recente vincitore del Premio Panzini, assegnato dalla Giunta Ceccarelli…. di cui già si vocifera come prossimo Sindaco) e il segretario di Forza Italia della città, Massimo Bordoni.

Ai “polemisti di professione” si contrappongono i “ruffiani di professione” dalla lunga lingua, ormai consunta a forza di “professionali” leccate.

In pratica “il Nuovo” è soltanto la voce dell’Amministrazione, mondata da ogni spirito critico, e se non fosse per gli sponsor, a volte quasi obbligati… da parte di chi detiene il potere economico in città a far pubblicità, “il Nuovo” non potrebbe distribuire 8.000 copie gratuite in tutte la case della città, di conseguenza le sue letture precipiterebbero di oltre il 90%.

Quando fu fondato “il Nuovo”, nessuno si degnò di spiegare cosa s’intendesse per “nuovo”. Oggi il mistero è svelato: “nuovo” sta per “il Nuovo Regime”.

Se “il Nuovo” si può definire un giornale…. allora la Pravda dell’ex Unione Sovietica, si sarebbe potuta definire “il tempio della libertà di stampa”.

Ma lo stesso si può dire per la Confcommercio, che tira avanti con i proventi dei suoi associati, ma sebbene tra artifici linguistici, sembra tiri sempre dalla parte dell’Amministrazione, più che curare gli interessi dei suoi associati.

Vede Presidente Vorazzo, al mio giornale basterebbero i gettoni di presenza che lei percepisce, per rendere l’altra voce della città più incisiva, ma a quanto pare, i commercianti preferiscono affidarsi a lei, che certamente li tutela meglio di una voce libera, ma di un povero come me. I professionisti sono pagati come lei e il Direttore del Nuovo. I liberi pensatori che cercano di vivere la propria dignità sono merce rara in tempi come questi, dove l’immagine sembra più importante di ogni altra cosa.

Nuovo” non è sinonimo di “buono”, e “cambiare” non significa “migliorare”. Credo si possa affermare che molti cittadini si stiano accorgendo che quel miglioramento tanto sperato e aspettato dal 2009 non c’è stato.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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