ZONA COLONIE E DINTORNI: UN’OCCASIONE PERDUTA

Siamo venuti a conoscenza che proprio in questi giorni, la Regione propone uno studio attraverso una nuova edizione di Materia Paesaggio sul paesaggio del retrocosta. Un corso gratuito, finalizzato allo studio del territorio costiero e periurbano, che ha per oggetto proprio la parte sud di Igea marina (zona colonie, ghetto dei pirati, falesia sino alla statale) e la limitrofa parte nord di Torre Pedrera. A coordinare il corso, lo staff tecnico-scientifico della Regione presieduto da Anna Mele, in qualità di responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica, Paesaggio e Uso Sostenibile del Territorio, coadiuvata nei laboratori dalle collaboratrici Barbara Marangoni, Laura Punzo, Daniela Cardinali e Manuela Capelli.

I laboratori che si sono svolti nella sede degli uffici urbanistici di Rimini hanno coinvolto una trentina di qualificati partecipanti, selezionati tra architetti, agronomi, ingegneri e geologi della Regione Emilia Romagna. Presenti, ovviamente, anche referenti funzionari del Comune di Rimini in quanto, appunto, l’oggetto di studio riguardava oltre la parte di Igea Marina, anche Torre Pedrera.

Ci chiediamo chi sia il referente o i tecnici partecipanti dell’Amministrazione di Bellaria Igea Marina a questo corso di cosi alto valore, che ha per oggetto di studio un ambito particolarmente critico del nostro territorio? Belligea avrebbe intenzione di seguire con attenzione questa straordinaria opportunità, che ha per oggetto di studio una parte della nostra città, le cui condizioni sono, a nostro avviso, ben più critiche rispetto alla realtà di Torre Pedrera. Opportunità che potrebbe dare avvio ad una riflessione di livello, in grado non solo di promuovere una nuova visione, ma anche dare inizio, magari, a concrete trasformazioni del nostro infelice territorio.

Fermo restando che Torre Pedrera, in quanto frazione di Rimini rientra in un Piano Strategico e dispone di un preciso progetto urbano, in virtù di un Masterplan frutto di un percorso partecipativo, che ha saputo produrre un qualificato pensiero di città. Nonostante questo robusto patrimonio, l’Amministrazione riminese ha messo a disposizione uffici e tecnici.

Cosa che, purtroppo, non si può dire per il nostro territorio, ancora nel buio più totale ed in assenza di qualsiasi strumento progettuale.

Nel programma amministrativo scritto nel 2009, l’attuale sindaco Ceccarelli dichiarava di «ritenere necessario un nuovo studio dell’intera zona colonie coinvolgendo varie figure professionali, progettisti, esperti di marketing urbano, sociologi, in grado di poter sviluppare un piano che possa recuperare e rilanciare questo importante tratto costiero della nostra città». Bene, ci chiediamo, dopo oltre sei lunghi anni, quale nuovo studio sia stato intrapreso per questa degradata e orripilante parte di città? Ovviamente non è solamente la zona circoscritta alla presenza delle colonie a chiedere una riflessione, ma l’intero ambito di Igea Marina a confine col comune di Rimini, anzi, per dirla tutta, è l’intera città a necessitarne.

Non sarebbe quindi male, come pensiamo avvenga, se in occasione di questo studio specifico e di livello promosso dalla Regione, l’Amministrazione Ceccarelli cominciasse ad elaborare qualcosa di serio in ambito progettuale, dopo sei lunghi anni da quando si è insediata sulla base delle promesse sopra scritte.

Ci piacerebbe sapere quindi, chi sono i progettisti dell’Amministrazione che seguono in qualità di anfitrioni il corso oggetto di studio per poter approfondire l’argomento.

Crediamo possa essere di estremo interesse e anche lusinghiero per l’intera città, beneficiare di queste attenzioni da parte di qualificati professionisti messi a disposizione dall’ente regionale.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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