I “GRANDI RATTOPPI”: NORMALE MANUTENZIONE SPACCIATA PER INVESTIMENTO

L’Amministrazione dev’essere con l’acqua alla gola, vista la pomposità con cui presenta dei semplici lavori di manutenzione, o per meglio dire: rattoppi.

Ci fa addirittura un comunicato stampa, dove si dice: «oltre 200.000 euro l’investimento complessivo, per un intervento ad ampio raggio che ha visto il rifacimenti degli asfalti – suddivisi in piccole manutenzione e interventi più sostanziosi – e, in alcuni casi, il ripristino di marciapiedi danneggiati», riportato letteralmente, errori d’italiano compresi.

Una cosa impressionante…. cioè vengono a spiegarci che dei lavori di “ordinaria e dovuta” manutenzione, sono qualcosa di eccezionale che l’Amministrazione ci fa il favore di eseguire.

Vengono a raccontarci addirittura di piccoli pezzi di marciapiedi sistemati…. davvero impressionante! Notizie veramente stupefacenti…. roba da andare sulle pagine internazionali, cominciando dal New York Times!……

Pare proprio si vogliano vantare di questi piccoli lavori, giusto per far vedere che qualcosa fanno, fingendo di ignorare che questi piccoli lavori sono soltanto un loro dovere e nulla più, se non fanno nemmeno la manutenzione ordinaria e dovuta, cosa ci stanno a fare lì?

Ci trattano da imbecilli, come se i cittadini non vedessero da soli questi lavori, ma l’Amministrazione no, vuol mettere l’accento su questi interventi, parlando di “investimenti“. Fateci capire: se un marciapiede è da sistemare, o in un pezzetino di strada vanno sistemate delle buche ecc. vi pare il caso di parlare di investimenti? A noi sembrano dei semplici rattoppi… qualcuno può pensare che la città dopo questi rattoppi sia cambiata? Stanno veramente esagerando!

Nel frattempo viene annunciata la cessione delle azioni di Hera e con il ricavato il rifacimento dell’Asta Fluviale. Bene! O meglio; bene fino ad un certo punto. Una volta ceduto il tesoretto, al Comune non rimane nulla. Non sarebbe stato meglio trovare quei fondi in altro modo? Magari con la tassa di soggiorno, liberando risorse da destinare al lungo fiume, o tagliando per un paio di anni i fondi a Verdeblu, oppure con una tassa di scopo, possibile in caso di realizzazioni di opere di pubblico interesse? Questa era l’occasione giusta!

Altra considerazione: non risulta che qualcuno abbia visto i progetti dell’Asta Fluviale… né risulta che i cittadini siano stati interpellati… Quindi siamo qui a parlare di aria fritta. L’Amministrazione vuol investire circa 2 milioni di euro, cioè il ricavato dalla vendita delle azioni Hera, a fronte di cosa? Quando si parla d’investimenti, prima si definisce cosa si vuol realizzare, si fanno i progetti, si definisce la spesa e poi si trovano i soldi necessari. Per come è stata finora presentata la cosa, sembra invece il contrario, questo è sintomatico del modo di agire di questa Amministrazione: prima decidiamo e poi vi mettiamo di fronte al fatto compiuto! Senza rendere mai partecipi i cittadini.

Che fine ha fatto la delibera 00047 dell’08/04/2014?

Non sarà che una parte di quei soldi servono per sistemare il bilancio? Visto che già prima il Sindaco Ceccarelli si dovuto rimangiare la parola data e mettere l’addizionale IRPEF? E che magari i problemi di bilancio siano determinati dai “grandi lavori preelettorali” della primavera 2014?

Infine non si vendono i gioielli di famiglia senza consultare la famiglia: ovvero i cittadini, e dovrebbero smetterla di dire: “I cittadini si sono espressi alle elezioni”, quel voto vale per quel giorno, scommetto che anche tra i loro elettori c’è molto malcontento su alcuni provvedimenti che hanno preso.

Quei gioielli sono comunque della città e quindi dei cittadini, e poi non si vendono i beni di famiglia senza un progetto, sono sempre soldi pubblici, ma siamo sempre alle solite, non c’è nessuno che decida di andare alla Corte dei Conti.

I Consiglieri possono farlo ed è abbastanza semplice, chiedendo un controllo di legittimità. Nel caso Marino, a Roma è stato fatto cosi e hanno fatto anche presto. Poi può essere che sia tutto a posto, ma insomma, almeno lì si devono giustificare.

Ci sarebbero altre delibere da sottoporre alla Corte dei Conti, se i Consiglieri di minoranza sono interessati posso dar loro l’elenco.

La trasparenza non è e non è mai stata, il punto forte di questa Amministrazione.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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