Ogni Amministrazione ha l’imprinting che la sua classe dirigente è stata in grado di dargli e più precisamente, per classe dirigente, s’intende il Sindaco.
Abbiamo notato molte volte le scorrettezze che più e più volte si svolgono durante il Consiglio Comunale: Assessori che intervengono senza essere chiamati in causa e, ancor peggio, replicano in senso politico ai Consiglieri di minoranza. Il Sindaco che spesso e volentieri oltrepassa il tempo a lui concesso, se poi per caso il Presidente del Consiglio Comunale glielo fa notare, il Sindaco si mostra indispettito, quasi offeso, come se appunto fosse il “RE” del Comune e tutto gli fosse dovuto.
Abbiamo avuto modo di assistere a Consigli Comunali di altre cittadine limitrofe: tutta un’altra musica. Prima di tutto non vengono mai chiamati i tecnici a relazionare, ma sono gli stessi Assessori che se ne assumono la responsabilità, e mai intervengono se non chiamati direttamente in causa, stando bene attenti, nei loro interventi, a non parlare in senso politico. I Sindaci parlano poco e lasciano che i Consiglieri si confrontino tra loro senza intromissioni degli Assessori, cosa che invece rappresenta la norma nelle riunioni a Bellaria Igea Marina.
Vale inoltre la pena ricordare, che gli Assessori, partecipano al Consiglio, ma non ne fanno parte.
È appunto questo l’imprinting che il Sindaco Enzo Ceccarelli ha dato al “suo” Consiglio Comunale, un’impronta di stampo ideologico, dove in ogni Consiglio, si cerca sempre di mettere in bella luce l’operato della maggioranza e non della validità dei provvedimenti presi e delle loro conseguenze, che mai la maggioranza è in grado di spiegare.
Nel frattempo tra i partecipanti alla corte del Kaiser, tra cortigiane, buffoni di corte, bulli e pupe, altro non si fa che magnificare “l’Eccellentissimo”, mentre i progetti per la città languono nei cassetti: il porto non si sa che fine farà, sul piano spiaggia aleggiano ricorsi presenti e futuri, il PSC, studiato per ben cinque anni, è stato ibernato, Questa è la politica ceccarelliana, fatta di annunci, molti annunci, senza poi far niente. Una vecchia regola dei politici è proprio quella di fare il meno possibile….. ma promesse tante.
Alla corte del “RE” Ceccarelli, vige il culto della personalità, tutto è incentrato su di lui e sulle sue “inusitate capacità” (che però nessuno sa dire quali siano).
Sembra quasi di rivedere il Cremlino dei tempi di Stalin – un uomo solo al comando – arroganza e ignoranza si sposano alla perfezione.
“L’illuminata” politica di Ceccarelli altro non è che una continua campagna elettorale e un continuo lamentarsi del passato, eppure è li da oltre 6 anni, ma i fatti concreti e “illuminati” sono praticamente zero.
Poi c’è un’altra grave pecca, la perdita di ogni aderenza con la realtà, nessun dialogo con i cittadini, ogni cosa, anche valida, che venga proposta al “RE”, è bocciata a priori, poiché non è concepita da lui stesso. Ma si può andare avanti cosi? Sembra che l’unica cosa importante per lui sia avere il potere, il bene della città passa in secondo piano, cosa che invece, per ogni buon amministratore, dovrebbe essere la priorità.
Mentre i pupazzi stanno li ad alzare le mani, nella speranza che prima o poi qualcuno di loro diventerà Assessore, oppure, Dio ci scampi e ci liberi, addirittura Sindaco, tutti convinti come sono di essere dei fenomeni.
Poi abbiamo la maleducazione, abbiamo pizzicato il Sindaco nei suoi disinvolti, personali parcheggi, ebbene? “All’illuminato” non è passato in mente nemmeno per un attimo, di ammettere l’errore e far pubblica ammenda di fronte ai cittadini, se avesse fatto questo piccolo bagno d’umiltà, non solo avrebbe ottenuto comprensione e magari anche simpatia, ma avrebbe dimostrato di tenere in considerazione l’opinione pubblica e infine, avrebbe dimostrato di avere del buon senso.
Forse sarebbe ancora in tempo, ma sarà disposto a scendere dal suo trono, per confondersi tra la gente comune?
RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT
su "IN THE COURT OF THE CECCARELLI KING"