VICENDA EX CESCHINA

Comunicato stampa Coop chioschisti

La Coop. Bar di Spiaggia, precisa che il comunicato stampa del 26 agosto scorso, solo casualmente ha coinciso con l’uscita di quello del PD. La Coop. è costituita da soggetti che operano responsabilmente sulla spiaggia e sono indipendenti dalla politica e mai come in questo momento, sono uniti e determinati a partecipare con serietà alla riqualificazione dell’arenile, purchè questo avvenga con un dialogo aperto e sincero da parte di tutti gli attori coinvolti.

A testimonianza della volontà di collaborare per la riqualificazione dell’arenile, vi sono tantissime richieste da parte della Coop. Bar di Spiaggia di incontri fra operatori e amministrazione, necessari per affrontare in modo condiviso la “sfida del futuro” promossa dal piano, così come ama definirla l’Amministrazione.

Più volte questi tentativi hanno trovato diffidenza o addirittura sono stati ignorati; nonostante ciò sono partiti diversi tentativi di accorpamento fra stabilimenti balneari e bar.

La maggior parte di questi sono oggi in standby a causa sia della stagione, ma anche a causa del fatto che in molti casi i bar, per accorparsi, devono sottostare alla tempistica dei bagnini, in quanto non possiedono la continuità territoriale prevista dal piano, per cui non possono spingersi a progettazioni avanzate fino a quando “gli stabilimenti non avranno deciso dove e come ricollocarli!!!”

Ulteriori chiarimenti in merito alla vicenda ex Ceschina:

Tralasciando il racconto dell’origine della “storia Ceschina” dandola ormai come nota, vorremmo concentrare l’attenzione sugli aspetti piu’ significativi della vicenda, già più volte espressi.

Il 15 dicembre 2013, la Corte Costituzionale ha chiuso l’iter processuale definendo legittima e corretta l’azione della società “Nuova Igea” ( costituita dai bar di spiaggia coinvolti nelle aree Ceschina) e chiedendo ai bagnini il rilascio delle aree fino a quel momento occupate.

Tale rilascio è stato, erroneamente o volutamente, interpretato dai bagnini come “ingiunzione di demolizione” delle cabine e dopo poco meno di una settimana dalla sentenza le cabine sono state demolite. Una rapidità piuttosto sorprendente, visti alcuni accordi già in essere fra i proprietari delle aree e i bagnini per mantenerle in piedi.

In conseguenza della demolizione, ha cominciato ad insinuarsi nel paese il messaggio che responsabili unici dello “sfratto dei bagnini”, fossero i gestori delle aree private, tanto che subito dopo la demolizione, sono cominciati incontri fitti fra la Cooperativa Bar di Spiaggia e l’Amministrazione, e anche con la Coop. Bagnini, per ricevere e dare chiarimenti al fine di trovare insieme una soluzione.

La Coop. Bar di Spiaggia, già dai primi giorni del 2014 (08/01/2014,07/01/2014), chiedeva all’Amministrazione di porsi come promotrice e coordinatrice di una soluzione condivisa fra le categorie.

A tal scopo, il 7/02/2014, viene proposta e formalizzata una soluzione con durata fino all’adesione del piano spiaggia, consistente in un “comodato d’uso gratuito per il posizionamento delle cabine e dei servizi del Bagno sulle aree private ed una eventuale società in compartecipazione per la gestione della restante parte di area privata.” La Cooperativa Bar in questo modo precorreva i tempi sulla costituzione dei gruppi societari, in linea con quanto si sarebbe poi chiaramente evidenziato nel piano spiaggia.

Per eliminare ombre ed incertezze sulla proposta, diversi sono stati gli incontri fatti, sia alla presenza dell’amministrazione, sia fra le due categorie, i tecnici e il legali, al fine di rassicurare i bagnini sulla volontà collaborativa della Coop. Bar di Spiaggia e sempre con l’obiettivo importante di preparare le basi per l’adesione condivisa al futuro piano dell’arenile.

Si giunge cosi al 13/03/2014, dove in Consiglio Comunale, l’Amministrazione approva invece le delibere per la realizzazione in deroga delle cabine nella fascia a mare delle aree private, interrompendo così la trattativa in corso fra le categorie, senza aver lasciato, fino a quel momento, presagire nulla alla Coop. Bar di Spiaggia che più volte aveva chiesto alla stessa amministrazione se ci fossero già previsioni di ricorrere all’istituto della deroga e dalla quale aveva sempre avuto risposta negativa.

Ad oggi quelle cabine, già incongrue rispetto al piano adottato, sono costrette a spostarsi proprio là dove aveva proposto, in tempi non sospetti, la Coop. Bar di Spiaggia, ovvero entro le aree private.
Costrette, a causa della riduzione della fascia edificabile dell’ATO1 da 35 ml a 20 ml operata dal piano approvato, che ha azzerato l’operazione dei permessi in deroga dello scorso anno.

E’ dunque questa la visione proiettata al futuro che indica l’Amministrazione?

Anche il lavoro alacre cui sono sottoposti oggi gli uffici tecnici del Comune, e’ rivolto a “tamponare” lacune evidenti del piano approvato, emerse in tanti incontri con le varie categorie tecniche e non, senza le quali non è possibile attuarlo.

Ma forse è proprio questo il “piano delle libertà” tanto pubblicizzato dall’Amministrazione!

Tutte le azioni fatte finora dall’Amministrazione per dividere la coop dei chioschisti, sono solo servite a ricompattarla più di prima!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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