LETTERA AL DIRETTORE: LA GUERRA DEI COMUNICATI STAMPA

Egregio Direttore,

Seguo da tempo con curiosità, anche nel tentativo di farmene un’idea, le diverse vicende che interessano la nostra città e che da qualche giorno trovano posto sulle pagine dei giornali locali più letti, incluso il Suo.

Tra maggioranza e opposizione c’è il solito comprensibile rimpallo di accuse e responsabilità, ma l’ultimo comunicato della maggioranza sulla pagina di Bellaria Igea Marina del Resto del Carlino di martedì 28 luglio, in cui si dice che l’opposizione non sa più che pesci pigliare e chiede di esibire le prove di quanto afferma, e conclude dichiarando che la nominata “vecchia pescheria”, è chiaramente non a norma.. senza però (almeno a quanto risulta da un articolo del Suo giornale) essere riuscita a dimostrare quanto sta da tempo perentoriamente sostenendo, mi ha lasciato leggermente interdetto.

Sì, perché si chiede di dimostrare agli altri, ma non si è in grado di dimostrare quello che gli altri hanno chiesto…. Interessante…

Sia chiaro che non parteggio per nessuno degli antagonisti, ma faccio solo un’analisi personale della situazione ricavata da quanto letto, e da quanto letto avevo ricevuto la netta impressione che in difficoltà ci fosse l’Amministrazione, evidentemente mi sbagliavo, ma potrei anche pensare che la stessa si sia aggrappata al proverbio: la miglior difesa è l’attacco.

Perché a me che seguo la vicenda, sinceramente non è ancor chiaro se quella benedetta vecchia pescheria, per quello che deve fare è o no a norma, e da quanto ho capito nessuno, ora come ora, ha prodotto una documentazione che faccia definitivamente chiarezza.

Sulla faccenda degli abusi edilizi o meno, sulla diatriba tra il consigliere Stacchini ed il Sindaco non entro, non avendo raccolto sufficienti elementi.

Ma di una cosa invece vorrei dire: quando studiavo diritto, mi insegnarono che chi amministra, deve tenere il comportamento del “buon padre di famiglia”.

Ora faccio una domanda a Lei ed ai lettori: un padre di famiglia che spende 650.000 euro (così almeno mi risulta) dei soldi della famiglia per farci una cosa, e poi quella cosa la affitta a 1550 euro all’anno (sempre così mi risulta)… è un buon padre di famiglia?

E non c’è nessuno che è deputato a controllare come quel padre di famiglia, spende i soldi di quella famiglia?

Ecco Direttore, questo mi piacerebbe saperlo.

Lettera firmata


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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