Il primo Babbo Natale di “Natale bussa alla tua porta” era cipo!

cipo natale 2Erano gli inizi di dicembre del 1982, i miei bambini frequentavano “l’asilo delle suore” ed erano amorevolmente seguiti da Suor Adele, una suora molto dinamica ed entusiasta.

Ci trovammo una sera con Suor Adele e un gruppetto di genitori, che in comune avevano il pensiero che si dovesse far qualcosa per far sì che i bambini della nostra città potessero vivere il Natale con trepidazione.

Nel primo incontro spiegai agli altri genitori come si sarebbe dovuto svolgere il tutto, non mi ero inventato nulla, una manifestazione analoga avveniva a Morciano di Romagna (mio paese di origine) fin dagli anni ’60.

All’inizio ci furono delle obiezioni perché qualche genitore, usando toni anche un po’ forti, diceva che i bambini non destinatari dei doni ci sarebbero rimasti malissimo, altri vedevano la cosa molto impegnativa proprio alla vigilia del Natale.

Superammo quelle obiezioni dicendo che avremmo pubblicizzato la cosa in città e avremmo preparato sacchettini di caramelle per i bambini senza doni che si fossero avvicinati al carro.

Partimmo con un cavallo e un calesse, la ‘500 scoperta del Gallery e il pulmino della parrocchia, i numerosi doni che iniziarono ad arrivare da parte dei genitori dei bambini, in particolare nell’ultima settimana, ci avevano fatto capire che stava nascendo una cosa che sarebbe durata nel tempo.

Avevamo un bel Babbo Natale, assai imponente e credibile nel nostro Cipo Barberini, inoltre aveva appena smesso di piovere dopo due giorni di diluvio, fatto che considerammo di buon auspicio.

Avevamo tutta Bellaria da servire: Cagnona, Centro, Bellaria Monte, iniziammo verso le 14 della vigilia e finimmo circa alle 20,30.

Fiorenza, la moglie di Cipo, aveva preparato il costume di Babbo Natale, mentre le nostre mogli avevano fatto la segreteria pacchi e addobbato i carri.

Lo stupore di grandi e piccini che accoglieva il nostro arrivo, ci ripagò di tutto. Arrivammo a casa stanchi per la tensione e la fatica, ma non affamati, perché la gente ci correva dietro con spiedini e bicchieri di vino.

Un momento piuttosto drammatico fu davanti alla casa di Cipo: il cavallo, stanco e inadatto a quel tipo di incedere, si imbizzarrì, iniziò ad agitare le zampe anteriori, una vera minaccia per la folla dei curiosi.

Grazie al cielo Babbo Natale era robustissimo ed ebbe ragione del cavallo, fuori controllo, con energici strattoni delle briglie. Cipo, preoccupatissimo invitava la gente ad allontanarsi, ma sembravano non ascoltarlo.

Un bimbo disse alla mamma: “Senti ! Babbo Natale dice le parolacce”… Povero Cipo, noi non gli fummo di grande aiuto tanto eravamo in preda al panico. Alla fine staccammo il cavallo e terminammo le ultime consegne con la ‘500 del Gallery.

D’obbligo la foto ricordo finale con tutti noi belli e rilassati; ce l’avevamo fatta, anche grazie alla determinazione ed al coraggio del grande Cipo.

L’anno successivo ci accordammo con la Dinamo e la Polisportiva che misero a disposizione i loro mezzi e i loro volontari per raggiungere ogni parte del nostro territorio.

Quest’anno siamo al 33° anno: non è vero che le iniziative a Bellaria Igea Marina non durano! Un grazie a tutti i volontari che hanno continuato il nostro lavoro.


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