Io vivo nella prateria.

 

cavallo bradoNon pensavo di sollevare una tale sequela di commenti, rifacendomi ad un articolo di un giornale che è, probabilmente, il più letto tra le testate locali.

Mi riferisco all’articolo sulle “donnine” del rappresentante PD, Gabriele Morelli.

Lo avevo, in tempi non sospetti, avvertito quanto, nella sua posizione, potesse essere inopportuno pubblicare quei post sul suo profilo Facebook.

Non perché la cosa mi disturbasse personalmente, ci mancherebbe, ma perché immaginavo che la cosa potesse essere usata contro di lui.

Quando si diventa un personaggio “in vista”, ai vantaggi si aggiungono inevitabili situazioni di critica osservazione, non si può essere simpatici a tutti e fra quelli cui si è meno simpatici, scatta la caccia all’occasione per criticare.

Morelli afferma che il suo profilo è uno spazio privato, il problema è che lo stesso resta un personaggio pubblico e quando uno diventa tale, la privacy scema in misura direttamente proporzionale alla sua popolarità.

Non c’è stato un intento critico, né la ricerca di secondi fini, se non il commentare un articolo già uscito ed esporre una opinione personale sulla vicenda.

Ricevo invece, in privato, commenti che, a mio giudizio, hanno dell’assurdo.

Chi mi accusa di aver fatto pubblicità all’interessato, chi di aver danneggiato un amico, chi, oltretutto, mi affibbia un’appartenenza politica, in questo caso di sinistra.

Le esternazioni più “vigorose”, provengono dall’area di sinistra.

Faccio solo due considerazioni, la prima di carattere personale: NON appiccicatemi ciò che NON esiste!

Non appartengo a nessuna ideologia, non ho un credo politico, chiamatemi pure “anarchico” ma non anarchico politicamente, ma nell’intimità intellettuale, nel senso che mi ritengo un libero pensatore, che non accetta di legarsi a nessuna corrente, né asservirsi a niente che non sia il libero pensiero e la libera opinione.

Ho attaccato l’attuale Amministrazione comunale, ma non significa che sono “di sinistra”, semplicemente ho avuto un atteggiamento critico su chi governa, lo stesso atteggiamento lo avrei avuto se avessero governato altri.

Signori! Non è il medico ad ordinare di candidarsi Sindaco o divenire Consigliere: Chi lo fa deve accettare che, oltre agli indubbi vantaggi, sia inevitabile l’essere sottoposto a critiche. In ogni cosa (leggetevi i bugiardini), c’è il pro ed il contro.

Devo però constatare che MAI dall’Amministrazione, sono derivate manifestazioni tanto accalorate, quanto nell’unica volta in cui ho pizzicato la sinistra.

Pensavate fossi dalla vostra parte? Levatevelo immediatamente dalla testa, non mi affibbiate alcuna partigianeria, quella, ve lo garantisco, non esiste!

Sono schifato dalla incapacità di non riuscire a comprendere che ci sia qualcuno che non sta da nessuna parte all’infuori del suo pensiero, si deve “per forza” stare con qualcuno!

Sembra quasi come chi non capisce come non si possa avere una fede calcistica… ed infatti non ce l’ho.

Ecco, ora vi fermo subito, sì perché già qualcuno penserà di accusarmi di amorfismo intellettuale…
E no cari! L’appartenenza è come avere le briglie, anche se sono abbandonate sul collo, prima o poi qualcuno che le tira c’è.

Io voglio essere un cavallo brado, non avrò una stalla, non avrò chi mi cura di brusca e striglia, né chi mi versa della dolce avena, mangerò l’erba secca, ma cavolo! Quando avrò voglia di farmi una galoppata nella prateria me la potrò fare in tutta libertà, senza selle, pastoie o finimenti… e non sperate di domarmi!!!

La Libertà ha un prezzo… ma non ha prezzo. (per tutto il resto, c’è Mastercard)


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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