I pescatori; a torto incazzati

 

toroOggi 6 ottobre 2014, sono andato al bar El Mundo Cafè davanti alla vecchia pescheria per bere un caffè con un amico, tranquilli e rilassati stavamo andando via, quando un pescatore mi ha fermato, chiedendomi se io ero Bartolucci, al che rispondo di sì, si comincia a discutere con calma, quando ad un certo punto mi sento dire che non devo scrivere sul mercato ittico, che io non sono un pescatore…. Rispondo che sono libero di scrivere ciò voglio purché sia la verità.

La discussione degenera un po’, ma rimane tutto nell’ambito della normalità, quando vengo poi richiamato da un giovane pescatore che voleva parlare e spiegarsi, sempre senza nessuna animosità.

A quel punto intervengono altre persone, che alzando la voce, incominciano a minacciarmi verbalmente, io non mi spavento e nemmeno mi faccio intimorire, rispondo alle loro minacce con calma e non arretrando di un millimetro, poi arriva un tipo che sembra voler passare alle vie di fatto, per sua fortuna era presente il Consigliere Alessandro Berardi, che molto saggiamente, lo ha preso e allontanato di forza, cerco a questo punto di parlare con il giovane pescatore, che in tutto questo bailamme è rimasto calmo e ragionevole, ma ecco che spunta un altro esagitato, più deciso del primo, pronto a menar le mani e che, in effetti, mi mette le mani sulla faccia, ma viene anch’egli fermato e allontanato, poi arriva un altro che mi dice di andare via, di non farmi più vedere li e di non rompere più il c….

Ora, al di là delle ragioni che avrei, con tanto di testimoni, di denunciarli per violenza privata, minacce ecc, non lo farò, perché posso ben comprendere i problemi che vivono i pescatori, dalla crisi generale e quella del loro comparto, ma prendendosela con me per i miei articoli sul mercato ittico, essi sbagliano obiettivo! Il mio essere critico verso il mercato ittico è dato da diversi motivi, tra i quali il più importante è che quella struttura pur affidata in gestione a privati è regolata da un bando pubblico che adesso non è ancora rispettato. Mi dispiace per coloro che purtroppo non comprendono di essere strumenti di un gioco che fa l’interesse di altri e non il loro. Vi sono già state altre “sperimentazioni” fatte sulla pelle dei pescatori che alla fine hanno dovuto pagarne le conseguenze (Veraci).

Ciò che non è ammissibile, è ledere la mia libertà personale e quella di poter dire liberamente ciò che penso attraverso delle minacce, nel giornale c’è il diritto di replica, come mai allora mai nessuno ha replicato? Non do mai consigli non richiesti, ma allontanare le persone violente sarebbe opportuno, cosi come non pensare di capire tutto sulla pesca, vogliamo parlarne? Bene, la redazione è disponibile, ma non raccontateci boiate, perché molti pescatori che non fanno parte della cooperativa OP e non solo loro, la pensano esattamente come noi.

Non sono depositario della verità assoluta, ma prima di dire qualcosa cerco di documentarmi, quello che scrivo non reca mai offese né diffamazioni, al massimo ci sarà ironia e satira, cose che fanno ampiamente parte della odierna comunicazione, anche su larga scala e che colpisce giornalmente e ben pesantemente, anche le massime cariche dello stato, le quali comunque, devono accettarla di buon grado.
Non credo che una critica, una satira, una “boutade”, debbano essere meno tollerate nel ristretto ambito locale.

Belligea News è rivolto proprio alla vita di questo paese e dei fatti del paese deve scrivere, è l’unico giornale svincolato da qualunque appartenenza politica e senza alcuna distorsione ideologica, non fa certamente il messaggero di lodi e non fa il mestiere di incensare qualcuno, ma è un giornale di informazione, di critica e discussione.

Non si censura nessuno però, ognuno è libero di esporre civilmente la sua opinione, di controbattere, di precisare, di correggere e di usare questo spazio come strumento di informazione.

Se la verità o almeno quella che si ritiene sia, può portare a conclusioni sgradite rispetto alle aspettative in termini di risultati personali e per la collettività, non si può colpevolizzare chi esprime un punto di vista oggettivamente critico, specie quando i fondi pubblici si mischiano con interessi privati.

Se poi qualcuno pensa che quanto espresso non corrisponda a verità, ben venga la sua rettifica, naturalmente corredata di validi argomenti a supporto.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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