LA TRASPARENZA SI APPLICA NON LA SI DICHIARA

 

era-trasparenza-logoOggi va di moda la difficilissima battaglia contro la burocrazia. Per un cittadino normale quale io mi ritengo di essere sarebbe bello che una delibera comunale proposta da un dirigente fosse comprensibile facilmente da ogni cittadino. Farsi capire da chiunque credo faccia parte del comportamento di un’amministrazione che si dichiara trasparente. Userò la delibera 111 del 20/05/2014 per spiegare una battaglia che ho condotto per tanti anni quando facevo il consigliere comunale. Guardatevi sul sito quella delibera che riporta il rendiconto delle entrate amministrative per “multe” e gli impieghi consentiti dalla legge. Parliamo di 4.015.098,37 comminati, di cui 1.487.175,21 inviati prudenzialmente al fondo svalutazione crediti su proventi sanzioni amministrative in materia di circolazione stradale (circa il 37%) e pertanto utilizzabili “solo” per 2.527,923,16 per scopi previsti dal codice della strada in base all’art. 208 che ovviamente prevede, in maniera generica la, destinazione dell’84,71% di detta somma. Mi vedo già il film del dirigente che cita gli articoli, mentre l’assessore annuisce. Cosa si saranno detti nella Giunta? Io da cittadino sotto la media mi domando: ma la differenza fra 2.141.477,99 e 2.527923,16 ovvero 386.445,2 che fine fanno? A me se presentano un rendiconto così direi “ di puoi discorrere come magni”? Capisco che è roba da addetti ai lavori ma io che, sono ignorante, come cittadino vorrei capire.

 
Se da semplice cittadino mi trasformassi poi in amministratore ignorante, pretenderei il dettaglio di come vengono spesi quei 2.141.477,99. Io vorrei una lista della spesa in ordine di priorità per limitare al massimo la discrezionalità.

 
Cerco di spiegarmi. Una grossa parte di questa somma è destinata alla manutenzione delle strade, illuminazione ecc..
Io abito in Via Locchi, una strada di 100 m. dietro la chiesa. Alla vigilia delle elezioni sono venuti a chiudere 3 buche. Ne avevamo diritto noi di Via Locchi o c’erano situazioni più gravi della nostra?. A me piacerebbe che il dirigente, all’inizio dell’anno , stendesse un elenco degli interventi da fare e delle somme da impegnare per questi interventi in base a priorità dall’ufficio evidenziate. Se poi quest’elenco al netto di interventi di straordinaria urgenza (voragini, rotture di tubi, ecc.) potesse anche essere pluriennale io, abitante di Via Locchi, potrei sapere più o meno quando verrà il turno delle mie tre buche. Su questo modo di procedere mi sono battuto per 9 anni a Bellaria e per 4 anni in provincia. Probabilmente ho sempre detto delle gran stupidate.

 
Però continuo a ribadire la mia convinzione: un’amministrazione trasparente è quella che dichiara urbi et orbi quello che farà, come lo farà e quando lo farà.
E che si faccia capire; nel senso che ci spiegheranno che fine faranno i 386.445,2 che devono quadrare con le entrate e quanti di quegli 1.487.175,21 inviati prudenzialmente al fondo svalutazione crediti e temporaneamente vincolati stimano saranno esigibili. Conoscevo un ragioniere capo che nascondeva le somme dai famelici amministratori pubblici per timore di non avere i soldi per pagare i fornitori.
Certo, pubblicare le delibere di giunta sul Web può essere anche inteso come un atto di trasparenza o una parodia della stessa. Ma non basta. Saper che la mia strada sarà asfaltata fra n° anni potrebbe forse suscitare le mie proteste ma non sapere quando questo avverrà, è molto peggio.


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT

su "LA TRASPARENZA SI APPLICA NON LA SI DICHIARA"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.