A proposito di festa della Repubblica

 

orologioStamane, 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, appena uscito di casa, ho percorso come al solito, con la mia inseparabile bici, le principali vie del paese: non ho notato, con una strana ed amara incredulità, alcuna bandiera o simbolo particolare che si riferissero alla lieta ricorrenza del nostro Paese: un totale “silenzio di immagini” davanti a tutti gli edifici pubblici… Solo in piazza Matteotti  la signora Nadia Masacci aveva esposto sul proprio balcone il Tricolore, soprattutto per onorare la memoria di suo padre che fu ufficiale dell’esercito italiano, prima e dopo l’armistizio.

Scandalizzato e offeso sono poi tornato a casa sentendomi come uno “straniero in patria”, o se preferite come un “forestiero in casa propria”, mentre di fronte ad un supermarket un giovane di colore, dimostrando invece grande “cultura” e senso delle istituzioni, mi aveva chiesto da quanti anni si festeggia in Italia la nascita della Repubblica!

Forse a Bellaria si attende di festeggiare e commemorare in un solo giorno, da stabilire, la nascita e la morte della Repubblica di Salò! (Pardon!)

Penso proprio che nel nostro ospitale paese,  “Bell’aria”, la Cultura non solo non abbia mai affondato le radici, ma si siano recise anche quelle che già esistevano in virtù della semina ad opera dei nostri padri!

Giovanni Gradara


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