Veleni e controveleni

Qui di seguito una parte dell’editoriale di Emanuele Polverelli su il “Nuovo”

censura«Per questo di qui al 25 maggio, invitiamo i cittadini di Bellaria Igea Marina ad osservare, e a non lasciarsi incantare dalle sirene degli insulti (per aver detto la verità sul monumento rimosso ne abbiamo subiti enormi in rete, sempre e solo da 2 persone… che pensano di essere tutta Bellaria Igea Marina) o dalle furberie di basso cabotaggio.

Ci sono fatti che si impongono da sè e sono tanti. Il resto son chiacchiere. Nelle urne, duqnue, buona scelta. Ma che sia per Bellaria Igea Marina! Non per i tiramenti iracondi di qualcuno»

Fin qui, Polverelli.

Bene! Almeno sappiamo dove sta il giusto!

Sappiamo dove è riposta la verità e, soprattutto, con chi ci si deve schierare (perché il non schierarsi, pare non vada bene).

E’ vero che la possibilità di esternare, su stampa e/o web, consente comunque di levarsi qualche sassolino, ma nessuno pretende (escluso Polverelli?) di rappresentare una città.

Sembra però, che sia sconveniente anche cercare di informare chi legge, di alcune sbavature amministrative o inciampi burocratico legali in cui incorre chi governa, in pratica: “Adesso comando io, faccio il cavolo che mi pare e non rompere le scatole, che se ti va bene è così, se non ti va bene vai a quel paese!”

Poi il cane da guardia che deve leccare il padrone, non vuole che nessun altro cane accenni nemmeno a guardarlo storto! E, se il cane che lo guarda storto è un randagio che non ha padrone, lui ringhia ancor di più.

Ma poi una considerazione vien proprio di farla: come può, un giornale lapalissianamente ultra schierato, criticare un altro giornale accusandolo di essere schierato? Questa filosofia, sta costando notevoli sforzi intellettuali per cercare di giungerne alla comprensione.

Sì perché, questo giornale, può tranquillamente dichiararsi indipendente, sia economicamente che come pensiero,…se il direttore de “Il Nuovo”, osasse solo accennare a dichiarare indipendenza, potrebbero scoppiare a ridere anche i sanpietrini divelti dalla borgata.

Altra considerazione: a parte che non ricordiamo offese fatte, ci si spieghi quali veleni si sarebbero sparsi, esponendo un’analisi dettagliata e circostanziata delle falle legislative in cui è caduta l’Amministrazione nel suo operato.

Ci spieghi perché non si dovrebbe controllare come governa chi governa e rilevarne le eventuali carenze?

Nessun “tiramento” caro Polverelli, qui si sta semplicemente facendo informazione e informazione seria, noi vogliamo essere letti, un computer sotto la gabbia dei canarini non ci sta bene.

Anzi, considerato che lei risulta essere laureato in lettere, sembra, da molte sbavature sia grammaticali, ortografiche e lessicali, spesso rilevate nei suoi scritti dal mio correttore di bozze, che, o necessita di un ripassino, o il “tiramento” ce l’abbia lei e le tolga lucidità.

Inoltre se, come ci risulta, ha laurea in filosofia, si vada a rileggere filosofi come Platone o Schopenhauer per rinfrescarsi le memorie umanistiche.

O Forse desidererebbe tornare ai cupi tempi dell’oscurantismo clericale?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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