Lettera di Alessandro Zavatta candidato sindaco con “Bene Comune”

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERAUn confronto tra candidati può svolgersi sia in forma orale diretta che in forma scritta indiretta. Ma in un caso come nell’altro andrebbe regolato e trovo estemporaneo che l’amico Gabriele Morelli scelga il tema e lo sviluppi. Un po’ come cantarsele e suonarsele da solo.

Comunque, sul tema penso che la lista Bene Comune sia sufficientemente “attrezzata”: la “città intelligente” ha un suo fascino culturale e una sua declinazione pratica lungamente e non frettolosamente approfondita negli incontri per l’elaborazione del programma, sicuramente molto prima che Morelli diventasse il candidato sindaco del Pd.

Peraltro esistono anche nel territorio riminese esperienze imprenditoriali interessanti che hanno sviluppato tecnologie informatiche di supporto per la gestione, nel mondo, di città intelligenti. Una di queste imprese è l’UMPI di Piero Cecchini (il sindaco di Cattolica) alla cui “filosofia” l’amico Morelli si ispira in toto (si veda www.umpi.it).

Anch’io, come Morelli, credo che senza un’idea organica di città l’Amministrazione comunale, bene che vada, può sommare più interventi settoriali senza mai arrivare ad un totale soddisfacente.

La filosofia della smart city che Bene Comune ha messo a punto è così riassumibile:

–        Un approccio moderno per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

–        Uno sguardo al futuro che proietta la città all’avanguardia.

–        Il modello di città sostenibile che potrebbe metterci in competizione con le eccellenze europee.

La dimensione medio piccola di Bellaria-Igea Marina può aiutare a collocarci tra i comuni intelligenti, ma importante è credere in questa prospettiva con investimenti per il medio e lungo periodo.

Rinnovare il piano dei servizi è un tema molto discusso, ma arrivare al livello di tutti i cittadini è l’obiettivo fondamentale di una città intelligente.

Questo presuppone innovare sistemi complessi e interconnessi, di rilevanza strategica e tipicamente urbani: alcuni sono quelli individuati da Morelli ma la gamma delle applicazioni può e deve essere più ampia: mobilità e trasporto, produzione e distribuzione dell’energia, gestione dei consumi negli edifici, trasmissione dati, servizi avanzati per i cittadini.

Dobbiamo essere di conforto al cittadino, inondato da questo tsunami mediatico, sulle nuove tecnologie; dobbiamo trasmettere garanzie sui processi di elaborazione dei mezzi tecnologici, secondo parametri di utilità, prestazione, affidabilità, che sino ad oggi non hanno caratterizzate le scelte di questa amministrazione.

L’Idea di digitalizzazione parte dall‘agenda digitale e può migliorare la pubblica amministrazione,  costringendola a pianificare con intelligenza, coordinare pubblico e privato, dialogare con aziende e istituzioni, coinvolgere e motivare i cittadini, in tempi di risorse molto limitate.

Le tecnologie, e in particolare l’evoluzione del web, possono favorire la responsabilizzazione  dei cittadini rendendoli parti attive dei processi decisionali. È questa infatti la nuova domanda dei cittadini che oggi desiderano poter accedere a informazioni e servizi sempre più autorevoli e personalizzati; disporre di nuove opportunità di contatto con la pubblica amministrazione locale e i suoi rappresentanti; esprimere la propria opinione e socializzarla (Partecipazione).

Se la città è smart pianifica correttamente il suo sviluppo “verde”  (esistono diverse piattaforme sullo sviluppo di tecnologie green e innovative). Bene Comune condivide i temi proposti della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, per ottimizzare il servizio, con l’obbiettivo di grande risparmio attraverso tariffe puntuale e sistemi di raccolta tecnologicamente evoluti. Ma ritiene che nella smart city debba avere posto anche il tema della mobilità alternativa, dai percorsi ciclo-pedonali al mini metrò, e che sia necessario anche cogliere la straordinaria opportunità delle tecnologie più avanzate come, per esempio, la mobilità elettrica. È un tratto importante della idea di smart city: “la mobilità è un diritto, non inquinare è un dovere”.

Ottimo il Piano Idea sul polo tecnologico, ma è preferibile orientare la location verso l’area della Vecchia Fornace, porta d’ingresso della città, inserito quindi in un valido piano di recupero dei parchi urbani, dove vengono sviluppate le idee nel rispetto dei valori del territorio passati, presenti, futuri.

In definitiva, occorre creare un ecosistema in cui la compresenza e l’equilibrio fra loro di più fattori genera aziende e persone che lavorano crescono e innovano.

Riferimenti bibliografici:

ü  Smart city del Gruppo 24 “Il Sole 24 Ore” – speciale Marzo 2013 a cura di EMILIANO FALCONIO Responsabile ufficio informazione AnciComunicare, e FRANCESCA CAPRIOLI Esperta in comunicazione di massa e sociale

ü  Newsletter del giornale dell’Ingegnere di marzo 2014

ü  Relazione dell’Ing. Fabio Bambini, Il Piano Idea sul Polo Tecnologico;

ü  Esempi virtuosi, dai modelli nati dal Dipartimento di Marketing, Università Bocconi di Milano, a comuni importanti come Modena a Perugia, ecc.

 

Alessandro Zavatta

(Ringrazio l’ingegner Massimiliano Cucchi che con le sue competenze tecniche è stato di valido aiuto nell’elaborazione del programma di Bene Comune oltre che nell’elaborazione di questo testo).


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