La “Fontana delle onde” da un idea di Tonino Guerra

Presentiamo Daniele Vasini presidente dell’Associazione culturale ” del dire e del fare! “ fondata nel gennaio del 2008, con lo scopo di creare eventi sul nostro territorio.

L’associazione si è inventata  “lirica sotto le stelle” con Gladys Rossi al parco Panzini,  in agosto;  gli “aperitivi con l’arte” davanti alla biblioteca in aprile/maggio,  le serate cinematografiche e gli spettacoli teatrali all’Astra ecc. ecc.

Professionalmente Daniele Vasini ha gestito dall’ inizio ( 1989) e per più di 20 anni il ristorante ” la Sangiovesa” a Santarcangelo,  divenuto nel tempo modello e punto di riferimento per la cucina tradizionale romagnola di alta qualità.
Da circa un anno, ha rilevato un bar qui a Bellaria,  nell’isola dei platani,  il Caffè Silvagni, il classico ritorno a casa.

Come vede Bellaria Igea Marina dalla sua angolazione professionale?

Mah… non la vedo bene,  i ristoranti,  le pizzerie ci sono,  ma vanno tutti per conto proprio,  in ordine sparso,  sono poco coesi, non fanno gruppo,  non si dà un’identità al paese parlando di ristorazione come succede invece per Santarcangelo o Cesenatico, offriamo un mix fatto di locali poco accoglienti, poca professionalità,  qualità delle materie prime, diciamo nella sufficienza  manca poi quella Cultura dell’accoglienza, che insieme alla valorizzazione dei nostri prodotti farebbe la differenza.  Penso al nostro pesce, il pescato del giorno,  alle cozze, alle vongole, ma anche ai prodotti della nostra campagna, quali la pregiata patata di Bellaria e tutte le erbe aromatiche di Igea.
Pochi piatti, ma fatti alla regola dell’arte.

Invece come abitante di Bellaria?

Vivo in un paese grigio,  dove purtroppo di cose belle,  vuoi per la nostra storia, per connotazione geografica ma, aggiungerei, per scarsa oculatezza da parte di chi ci ha amministrato, ce ne sono ben poche (e sto  largheggiando).
Si è sempre pensato al bello,  alla bellezza nelle sue  varie declinazioni, come ad un vezzo, ad una stramberia, in un paese tutto proteso invece, sgobbando e sudando, a raggiungere il traguardo dei segni tangibili ed economici che il turismo cominciava a distribuire sulle nostre spiagge.
Invece la cura del verde, i parchi, i giardini, belle strade larghe, piste ciclabili, parchi giochi per bambini,  fontane ed eventi culturali, sarebbero stati il valore aggiunto, capace di fare la differenza, inseriti in un piano a media  e lunga scadenza,  creando anche e soprattutto per noi, un paese a “misura d’uomo”.

Come associazione culturale avete qualche idea di come fare per avviare questo circuito virtuoso?

Noi, già  alla precedente amministrazione ed anche all’attuale, avevamo sottoposto un progetto per la realizzazione di una grande fontana artistica, creata appositamente per il nostro paese dall’indimenticato maestro Tonino Guerra. Dire  che era bella e funzionale, per noi che ci abbiamo lasciato il cuore, può sembrare una banalità, ma ci emoziona ancora. Voleva essere l’inizio di un nuovo pensare e fare per le opere di  competenza pubblica,  opere d’arte sì, ma che funzionano, create per durare e funzionare bene giorno dopo giorno (nel caso della fontana) senza intoppi. Un inizio di opere d’arte inconsuete, che abbiano la capacità di attrarre e incuriosire la gente, ecco il nostro volano per far ripartire il turismo e il commercio e dare finalmente un senso di orgogliosa appartenenza ai nostri cittadini.

E poi cos’ altro?

Chiuderei dicendo a grandi linee, ma sono argomenti che  meriterebbero più spazio e tempo, che va bene il presente proiettato nel futuro, ma non dimentichiamo il nostro passato,  le nostre radici.
Mi spiego: sono stati scoperti dei reperti archeologici in alcune zone di Bellaria e di Bordonchio. L’ultimo e forse il più importante, non più tardi di 3 anni fa circa. Noi, come associazione,  anche in questo caso ci eravamo mossi per tempo e avevamo presentato un piccolo progetto per avere uno spazio espositivo  aperto al pubblico, in concerto con la direzione dei musei di Rimini, favorevole alla cessione di alcuni reperti trovati nel nostro territorio,  organizzammo anche una mostra per sensibilizzare e far conoscere i nostri “antenati” di epoca romana! Ma come per la fontana ideata da Tonino Guerra pur facendo “il giro delle 7 chiese” e perseverando per anni, non abbiamo ottenuto nulla, per cui io mi domando e vi domando: cos’è un paese che non valorizza e non ci tiene a mostrare le più o meno importanti (questo è relativo)  testimonianze del suo passato?
E cos’è un paese che non sa ascoltare il suo cuore e credere ogni tanto ai sogni per guardare con più fiducia al suo futuro?

Ringraziamo Daniele Vasini, per averci concesso l’intervista, e pubblichiamo le foto relative alla “fontana delle onde” su progetto di Tonino Guerra, si tratta ovviamente del modello, e di un fotomontaggio.

L’augurio, è che qualche forza politica faccia suo questo progetto, visto che in città si parla molto della cultura del bello.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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