Il futuro della città: Il New Urbanism

sidneyLunedì sera il Movimento 5 stelle nella saletta verde del comune ha promosso un incontro sull’urbanistica di notevole interesse. La serata è stata incentrata su un dialogo illustrativo dall’architetto Fausto Battistel che ha spiegato alcuni importanti concetti sulla natura degli strumenti urbani e sulle pratiche del Neourbanesimo. Particolarmente interessante sono risultate alcune tematiche di questa corrente chiamata in inglese new urbanism sviluppatosi negli USA nei primi anni ’80 fortemente legato all’ambientalismo, alla sostenibilità e alla bioarchitettura finalizzata a riportare la città odierna ad una dimensione più umana. In Italia questa corrente trova il suo equivalente nel Rinascimento urbano che ha il suo capofila nell’architetto bolognese Gabriele Tagliaventi.  Concetti più che condivisibili già auspicati in più occasioni anche da questa redazione perchè riteniamo che anche Bellaria I.M. ne avrebbe fortemente bisogno dopo un ventennio di ingloriosa cementificazione espressione della più avida speculazione edilizia.

Ciò che ha maggiormente colpito a nostro avviso sono gli esempi portati che non si limitano solamente a citare principi e teorie ma a mostrare interventi realmente realizzati. Interventi che vanno dalla scala urbana a quella dell’arredo, avendo come elemento cardine l’isolato urbano come ambito dimensionale. Cosi come l’importanza del progetto urbano come strumento chiave per la composizione o ri-composizione della città.

Quello che fa specie è come interventi di qualità finalizzati a rendere più “umana” la realtà urbana si riescano a realizzare in città come Londra, Miami, Portland, Boston, Los Angeles, Toronto ecc. e non si riescono a promuovere nella nostra realtà.

Ci auspichiamo che incontri del genere possano essere da esempio e promossi

non solo in campagna elettorale ma soprattutto dopo, ovvero quando si insedierà la nuova amministrazione (qualunque essa sia) che dovrà governare per i prossimi cinque anni. Bellaria Igea Marina è stata troppo martoriata urbanisticamente, ha il diritto di essere riprogettata con maggiore qualità.

Ma perchè ciò avvenga occorre chi  progetta abbia competenza e sappia  cosa sia la progettazione urbana e non concepisca l’urbanistica solo in termini di metri cubi di nuova cementificazione.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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