CECCARELLI IL NUOVO MESSIA, PAESANI L’APOSTOLO

Gentilissimo Direttore, approfitto ancora della sua testata per parlare in libertà. Non trovo altri giornali che pubblicano i miei pensieri.

Ahimè, qui a Rimini si moltiplicano i credenti del nuovo Messia, ovvero: Ceccarelli da Bellaria.

Non per niente può vantare diversi titoli: Conte della signoria di Bordonchio, protettore delle sacre spiagge, benefattore degli albergatori.

Presto non si parlerà più dei Malatesta come signori di Rimini, il nuovo signore sarà Ceccarelli, entrando di fatto nei libri di storia.

Introdotto dal profeta Morrone da Forlì, con un colpo di maestria degno di Houdini, è apparso sugli orizzonti riminesi il miracolato di Bellaria che tutto sa e tutto risolve.

Sono già in tanti – e si moltiplicheranno – quelli come Paesani, che credono nel nuovo Messia. Pensano che egli risolverà i loro problemi personali: abusi; permessi vari; sanatorie e via dicendo.

Infatti Ceccarelli già fa sapere che ascolterà i problemi di tutti e promette risposte giornaliere. La cosa attraente è che parla di Rimini come ci abitasse da sempre e la conoscesse come le sue tasche.

Dicevo che questo modo di promettere mare e monti lo ha già fatto a Bellaria, dove albergatori e bagnini lo hanno sostenuto per dieci anni sperando nei miracoli ceccarelliani. Risultato: invece di risolvere i problemi, ha complicato loro la vita. Chiedere a bagnini e chioschisti, che oggi scontano la sua politica.

Ma si sa, nessuno è profeta in patria, quindi molti riminesi ci credono. Ma i miei concittadini si illudono, Ceccarelli non fa miracoli e tanto meno ha le mani fatate, e qui a Rimini non ci si chiede come mai nessuno da Bellaria ha speso parole in suo favore. Io me lo chiedo, visto che la Lega lo presenta come uomo di enorme esperienza che ha fatto bene a Bellaria.

Vedremo cosa succederà, ma io non ci credo che i riminesi eleggano sindaco uno di Bellaria, anzi, per meglio dire di Borghi. Per noi riminesi Bellaria è una ferita aperta da quando si staccò da Rimini per diventare comune. Da allora li abbiamo sempre considerati i cugini di campagna.

Intanto, onorevoli, candidati e truppe cammellate, brindano e festeggiano nella parte abusiva e sequestrata del Coconut’s, in barba alla legge. Sarebbero questi i futuri difensori della legalità?

L’arcidiavolo


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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