LE MANI SUL PARCHEGGIO DEL CENTRO CONGRESSI

L’Amministrazione sta per dare a Bim servizi la concessione del parcheggio del Centro Congressi “al fine di avviare una attività economica di parcheggio custodito di autoveicoli, previo riconoscimento dell’uso temporaneo ai sensi di legge”. Come citato letteralmente nella delibera.

Prima considerazione: Bim servizi ha bisogno di gestire un parcheggio per far quadrare il bilancio?

Leggiamo anche: “La deliberazione di Giunta Comunale n. 90 del 11/05/2021, con cui si è riconosciuto il diritto legittimo ed esclusivo della Società proponente pubblico interesse della proposta di cui sopra.”

Tutto questo, quindi, sarebbe di “pubblico interesse”.

Dove sia il “pubblico interesse” è difficile comprenderlo. Al contrario è più facile dedurne l’interesse privato. Qui siamo al classico “botte piena e moglie ubriaca”.

Perché darlo a Bim servizi e non a una cooperativa di persone senza lavoro? Sempre che sia opportuno rendere a pagamento quel parcheggio, che alla fine è rimasto l’ultimo gratuito nella Città. Vogliamo sempre speculare su tutto?

Ma poi, questo parcheggio, se gestito da Bim servizi, a chi sarà dedicato? A privati e turisti, oppure i posti verranno affittati agli alberghi? É questo il core business?

La manutenzione è sempre stata a carico del Centro Congressi e di chi lo gestisce, ma questa “manutenzione” non si è mai vista.

La convenzione con Bim servizi sarebbe fino a dicembre 2023, ma contiene anche la probabile proroga per altri sei anni. Questo è inaccettabile, perché impedisce al Comune di valutare altre eventuali proposte più vantaggiose economicamente.

Ma esiste un altro problema che già si è presentato in passato: se il Comune, per un qualsiasi motivo, non concedesse il rinnovo, Bim servizi potrebbe far causa con buone possibilità di vincere ed essere risarcita. È già avvenuto con il PoloEst: Ceccarelli tolse la convenzione al gestore, ne seguì poi un pasticcio e sembra che il Comune dovette in qualche modo risarcire al gestore 20.000 euro. Ma sono solo voci, nessuno ha mai saputo come sia veramente andata a finire. Anche se un’idea l’abbiamo – ma non possiamo scriverla – non ne possediamo le prove, ma di certo ci fu qualcosa di strano.

Abbiamo già regalato un parcheggio che era pubblico e gratuito per gli albergatori, si sta replicando la stessa cosa seppur con una formula diversa?

La formula, così concepita, non è il massimo.
Si sarebbe potuto stabilire un tetto di ricavi a favore del concessionario, lasciando al comune l’eccedenza che dovrebbe essere destinata alla creazione di nuovi parcheggi.
Così com’è ora, appare solo mera speculazione.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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