CASO CECCARELLI: A BELLARIA SI TACE

Un pesante silenzio sul caso Ceccarelli sta assordando Bellaria, dove l’imbarazzo è greve come un macigno.

Nessuno si è espresso, né a favore, né contro. Potrebbe apparire strano, ma in realtà così non è.

Chi fino a due anni fa ne esaltava le doti accreditandolo di “inusitate capacità”, oggi se ne sta zitto, come tacciono altri che lo consideravano un fenomeno da portare in Parlamento.

C’è chi addirittura gli deve il proprio lancio in politica. Mauri e Galli ad esempio e, guarda caso, anche questi due non si sbilanciano, ed è strano, perché Ceccarelli sindaco a Rimini, di certo porterebbe con sé Mauri, che a Rimini è già stato consigliere e che a Rimini si potrebbe cimentare in un nuovo ruolo di condottiero (anche se la qualifica rimarrebbe assessore) di un esercito per la sicurezza e promuovere una crociata contro la microcriminalità, che sappiamo essere un suo cavallo di battaglia.

Galli, invece, sarebbe un’ottima spalla che non gli farebbe ombra, e se a Bellaria è un pesce fuor d’acqua, almeno a Rimini ci abita e qualche strada la conosce.

Insomma, Ceccarelli sindaco di Rimini sarebbe un affare per la città (di Bellaria ovviamente).

I suoi amici albergatori? Silenzio assoluto! Qualche voce mormora che sarebbe una liberazione, per il resto le bocche restano cucite. Non è un bel segno.

E gli ex alleati politici? Neanche mezza parola. L’UDC ormai si è accasata nella Giunta con l’assessorato che volevano (l’edilizia privata) e che non cederebbero nemmeno sotto tortura. È comprensibile, tocca tanti interessi e mezza parola in favore di Ceccarelli manderebbe su tutte le furie Il sindaco Giorgetti.

E veniamo proprio al nostro sindaco. Potrebbe benissimo tifare per Ceccarelli, ma non per simpatia, anzi, il contrario. Se Filippo accogliesse con piacere la candidatura di Enzo a Rimini, apparirebbe chiaro che lo farebbe per liberarsi degli ostacoli che la sua presenza gli procura a Bellaria, quindi, per non sbagliare, mantiene il riserbo.

Chi rimane? Ci sarebbe il suo giornalista personale, il direttore de “il Nuovo”. Va bene che non si sa se quel giornale sia defunto o in stato di ibernazione, ma in ogni caso nemmeno Polverelli si sbilancia.

S’ode solo un sommesso brusio provenire dalle opposizioni. Niente di ben definito. Chi non ce lo vede a Rimini, altri che affermano che non è stato un buon amministratore e altri che lui non è un civico essendo passato per diversi schieramenti.

In tutta questa apparente nonchalance, probabilmente la vera posizione del PD belleriese è questa: magari fosse candidato a Rimini!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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