UN ASSESSORE MI HA DENUNCIATO

Per questo articolo (qui) sono stato denunciato.

Certamente non mi lascio intimidire da questo. Intanto attendo il processo in tutte le sue fasi: appello e Cassazione. Se necessario porterò la cosa alla Corte Europea, e niente niente questa faccenda gli si rivolterà contro.

Nel frattempo non starò fermo; spulcerò tutti gli atti che lo riguardano come assessore di Bellaria Igea Marina.

Finora gli ho dato soltanto qualche ironico buffetto, ma da oggi inizio a fare sul serio. Non importa quante denunce mi farà, per farmi stare zitto dovrà farmi arrestare. Vediamo se ci riesce!

Al momento risulta singolare che il fascicolo d’indagine sia in mano alla procura di Forlì e non a quella di Rimini, provincia dove è stata commessa la “diffamazione”.

Perché a Forlì? Provo a formulare un’ipotesi: l’assessore è della Lega, a Forlì ha lo studio d’avvocato l’Onorevole Jacopo Morrone, deputato della Lega e coordinatore della stessa per l’Emilia Romagna, che di certo conosce parecchia gente in tribunale.

Con tutta probabilità qualcuno è andato da lui con la coda tra le gambe in cerca di una vendetta personale. Ma non era la Lega che era garantista e non giustizialista?

Questo è il classico esempio, di come la politica, anzi, meglio dire i partiti, si vogliono occupare di cose che non li riguardano, usando la loro influenza per intimidire e condizionare l’informazione.

Ma, come si dice a Napoli, «ccà nisciuno è fesso», due più due fa sempre quattro…

Così cita in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.

«I temi della giustizia sembrano scomparsi dai radar della maggioranza giallorossa. Il ministro Alfonso Bonafede è praticamente un desaparecido, se si esclude l’intervista pubblicata da un diffuso quotidiano dove il guardasigilli fa i salti mortali per difendere il premier Conte e mitizzare il “calore degli italiani” che, a suo dire, “hanno dimostrato di apprezzare il lavoro che stiamo portando avanti”. Al contrario, non credo che il Paese possa andare fiero della qualità e della terzietà del sistema giustizia in generale. Soprattutto dopo il terremoto e gli scandali che lo hanno sconvolto negli ultimi mesi, prudentemente messi in sordina. Né si scorge una forte volontà di riforma da parte dell’attuale maggioranza. In aggiunta c’è il silenzio assordante dei vertici del ministero della Giustizia sulla miriade di questioni che affollano l’agenda del ministro. Penso al piano carceri, alla riforma del Corpo della Polizia penitenziaria, alla riforma della Magistratura onoraria, all’equo compenso, alle professioni, alle modalità di riapertura dell’attività giudiziaria. Tutto bloccato. L’unico fronte su cui Bonafede ha battuto un colpo è quello del giustizialismo. Oggi diventa operativa la riforma delle intercettazioni fortemente voluta dai grillini. Riforma che, nei fatti, consentirà l’intromissione nella vita privata di ciascuno di noi a nostra insaputa, violando il diritto alla riservatezza e perfino la dignità delle persone. I fallimenti e l’inadeguatezza di Bonafede sono sotto gli occhi di tutti, può il Paese sopportarli ancora per molto?»

Fonte Ufficio Stampa Lega Romagna


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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