UN NUOVO RINASCIMENTO

Questo il sentimento che l’umanità dovrebbe avere.

La pandemia ci ha ricordato la nostra fragiltà, ma soprattutto dovremmo aver capito che Madre Terra non ci appartiene. Noi e ogni altra forma biologica, apparteniamo senza distinzione al pianeta che ci ospita.

«La terra è un bel posto e per essa vale la pena di lottare» ha scritto Ernest Hemingway.

Lottare e credere, dovrebbe essere il nuovo verbo dell’umanità, solo da ciò dipende il futuro. Abbiamo iniziato una progressiva distruzione dell’ambiente in nome di un progresso che si sta rivelando sempre più effimero. Un progresso in cui pochi eletti hanno creato miliardi di poveri e altri miliardi di persone che stanno lottando per poter vivere meglio.

Eppure siamo tutti schiavi e in balia di questo perverso sistema che ci costringe a produrre sempre più.

Fino a trent’anni fa, forse, questa illusione era anche possibile, oggi la realtà ci sta smentendo. Oggi corriamo, produciamo freneticamente, solo per rimanere a galla. Non si può ritenere di poter crescere indefinitamente su un pianeta finito: la cosiddetta “crescita costante”, è solo una perfida illusione.

Solo un pesante rallentamento durato poco meno di 90 giorni, ha provocato una crisi globale, sia politica che economica. Si sono bruciate le risorse di riserva, e chi possiede quelle ancora esistenti sta lottando per volgere la situazione a proprio vantaggio. Chi gestisce i patrimoni economici, chi ancora ha tanto più del necessario, ben difficilmente rinuncia a una parte dei suoi averi e dei suoi benefici per favorire chi non ce la fa più.

Per un atleta che guadagna decine milioni ci sono centinaia di migliaia di morti di fame, per un politico (che ormai si stenta a capire che tipo di lavoro faccia e con quali risultati, vista la marea di boutade che si sentono ogni giorno) che si mette in tasca 15.000 euro al mese, ci sono 10 famiglie che a fine mese non ci arrivano.

É ora che si cominci a pensare che guadagnare meno non è la fine del mondo! É tempo di accontentarsi un po’. Certo non è semplice, visto che l’economia funziona sui consumi futili.

La corsa verso la ricchezza non è la soluzione.

Il genere umano ha avuto la sua lezione, e incredibilmente non sono stati una guerra o un cataclisma darla, ma un semplice virus. Un esserino microscopico, oltretutto privo di un proprio metabolismo, è riuscito a far tremare la supponenza del dominio planetario dell’umanità.

Ora non resta che aspettare per vedere se la lezione sia servita, oppure, come si teme, tutto tornerà come prima.

A ognuno il suo e il giusto per me


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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