L’ARCHITETTO GORI ALLA BIENNALE DI ROMA

Bellaria Igea Marina protagonista alla V Biennale dello Spazio Pubblico all’Università di Roma Tre, con i progetti dei waterfront firmati dall’architetto Cristian Gori del Coworking Studio. Tre giorni di workshop e tavole rotonde per riflettere sulla qualità dello spazio pubblico nella città del XXI secolo.

Architetto Gori ci racconti di questa vetrina internazionale.

Poter partecipare con dei progetti ad una Biennale è sempre motivo di soddisfazione. La Biennale dello Spazio Pubblico è recente come istituzione. Questa era la quinta edizione i cui temi di riflessione si concentravano sul verde pubblico, sulla mobilità e sulla street art.

Quali progetti ha illustrato per Bellaria I.M.?

I nostri lavori erano stati selezionati nella sezione pertinente ai progetti dei waterfront. Eravamo presenti con tre progetti importanti per riflettere in tema di spazio pubblico, con il piano arenile, il progetto dell’asta fluviale area Ferrarin e la proposta del Porto turistico area colonia Roma.

Tre masterplan promossi dalle associazioni.

Esattamente. Il ruolo della committenza non proviene dall’ente pubblico, ma da rappresentanze di categoria. Precisamente la Confesercenti per il progetto dell’asta fluviale, la Coop. Bar di spiaggia per il piano arenile e il Circolo Nautico per il porto turistico.

Architetto, questo fa onore a Bellaria I.M., testimonia un ruolo proattivo dei cittadini. Cosa si sta facendo per riqualificare gli spazi pubblici delle nostre città e, soprattutto, com’è possibile intervenire?

Non esiste una ricetta univoca, occorre valutare le singole situazioni. Di certo è importante che se ne parli specificatamente dello spazio pubblico. L’istituzione della Biennale ha redatto nel 2013 la “Carta dello Spazio Pubblico”, dove si sancisce espressamente l’importanza del valore di questi luoghi comuni come emblema di civiltà. Un documento che ha poi offerto nel 2016 un contributo significativo alla terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani.

Sarebbe auspicabile che questa Carta dello spazio pubblico venisse adottata dalle amministrazioni locali. Cosa rappresenta per lei lo spazio pubblico?

Quello spazio comune complementare alle parti private, senza il quale la città non può esistere. Lo spazio pubblico è quel luogo dove viene tutelato il diritto di cittadinanza e contemporaneamente viene garantita la possibilità di espressione dei molteplici stili di vita. È nella qualità dello spazio pubblico che si misura il livello di benessere individuale e collettivo di una comunità.

Per tornare a Bellaria I.M., se i tre progetti illustrati alla Biennale venissero realizzati ci sarebbe un forte miglioramento della qualità dello spazio pubblico

Sono tre masterplan avanzati alla città di ottima qualità progettuale della proposta. Sono tre ambiti urbani nevralgici su cui sarà opportuno approfondire la riflessione. Speriamo che questo possa avvenire. L’innalzamento della qualità degli spazi della città, in futuro sarà tanto più alta quanto più alto sarà il livello della cultura della progettualità che sapremo introdurre nella città.

Abbiamo speso spesso espressioni d’elogio sulle qualità professionali dell’architetto Cristian Gori, questa vetrina internazionale è un’ulteriore conferma della validità dei suoi progetti, che oltre ad incuriosire esperti di urbanistica, fanno onore a Bellaria Igea Marina. Ci auguriamo che la nuova Amministrazione che si è appena insidiata (a cui auguriamo con tutta sincerità un buon lavoro), sappia dare energia alle qualità professionali presenti sul territorio. Sull’urbanistica e sulla rigenerazione urbana c’è ancora tanto da fare.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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