CHIAMATI A SALVARE

Comunicato stampa del Presidente provinciale del Partito Democratico Cristina Belletti

Un programma, quello di Nicola Zingaretti, che approfondisce i temi legati alla forma partito predisponendo il terreno per un buon programma di governo.

Il nostro compito è difficile. La scelta è rispondere a un dovere, senza rinunciare a un diritto. Il diritto-dovere di salvare, il diritto di cambiare.

Noi siamo chiamati a salvare e a cambiare.

L’Europa , l’Italia , il PD.

Nelle parole di Nicola Zingaretti ritrovo quella passione e quello spirito di comunità che avevamo perso da tempo.

Una proposta politica e programmatica nuova ha bisogno anche di un profilo organizzativo nuovo.
Se c’è un terreno sul quale in questi anni i gruppi dirigenti hanno investito poco e male quello è
certamente la forma e l’organizzazione del partito. Nonostante le tante energie nuove e positive
che pure sono emerse non si è costruito un partito nuovo, si sono impoveriti i luoghi di incontro e
discussione, si è perso il contatto con i problemi reali e quotidiani delle persone e delle comunità.

In questi giorni assistiamo a dei congressi nei Circoli dove questo impoverimento viene toccato

con mano dai pochi iscritti che partecipano. Non si è voluto appositamente tenere in considerazione

i luoghi del PD ed ora dobbiamo ricostruire una Comunità.

Quindi occorre voltare pagina. Persino al di là del giudizio sul passato, è una stringente necessità che ci

impone la realtà che abbiamo di fronte. La nostra credibilità nel costruire l’alternativa dipende dalla
capacità che avrà il congresso di ricollocare politicamente e idealmente il Partito democratico nella
società italiana.
Dobbiamo avere la forza di affermare le nostre ragioni. Non c’è sviluppo se non c’è giustizia sociale.
Perché lo sviluppo è più forte in una società equilibrata, in territori coesi, sorretto da una
partecipazione dei lavoratori nelle scelte delle imprese, in un contesto sociale che rende le persone
più sicure e dunque attive e aperte alla collaborazione.

Da questi fatti dobbiamo ripartire con passione e coraggio, riorganizzarci per rifondare il legame
identitario con il nostro elettorato su un pensiero nuovo. Un pensiero che nasce da un concetto
semplice: ora prima le persone. Attorno ad esse vogliamo costruire un nuovo modello di società.

L’urgenza è mandare a casa questo governo prima possibile. E il Pd deve preparare e prepararsi a
questo passaggio. Altrimenti, dal fallimento e dalla decomposizione dell’attuale alleanza, non potrà
che trarne ulteriormente vantaggio la Lega. L’elettorato democratico e progressista resterà ancora
una volta deluso e si disperderà nell’astensionismo. Il nostro congresso deve impedire questo
scenario.
Occorre un’opposizione che non punti alla propaganda ma all’iniziativa politica. Che non insegua il
populismo e la destra sui suoi terreni, e prepari l’alternativa. Fin qui, il gruppo dirigente responsabile
della sconfitta ha sbagliato l’analisi, di conseguenza dopo ha sbagliato tutto.

Riprendere in mano un Partito per occuparsi dei temi della gente, per occuparsi di NOI.

Cristina Belletti


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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