IGEA MARINA: L’OMBELICO DEL MONDO

Tante scuse Signor Sindaco (Kaiser). Tante, forse troppe volte, abbiamo lamentato, criticato e denunciato che a Lei mancasse una visione complessiva del paese.

Forse la sua visone complessiva del paese non è molto chiara, ma di certo è chiaro che diversi interventi si sono concentrati in un quadrante molto specifico di Bellaria Igea Marina. Anzi, diremmo solo di Igea. O meglio, l’Igea di qua (solo chi è di Igea può capirlo), o, meglio ancora, nella zona di Igea vicina al porto.

Sarebbe materia di approfonditi studi l’analizzare il motivo per cui ci sono due Igee, ma confidiamo che i nostri lettori ci arriveranno da soli.

Forse non sarebbe male avere una planimetria esplicativa, ma proviamo a tracciare questi interventi, non con la sequenza temporale con cui sono stati eseguiti, ma con il loro concatenarsi.

Iniziamo con la nuova strada che da via Ravenna arriverà al mercato ittico o, più precisamente, alla pescheria cittadina. Tra l’altro quella strada “taglia” anche il parco di una scuola pubblica.

Ma torniamo al mercato ittico, ops… pescheria. C’è quella meraviglia del ponte mobile che consente di attraversare l’Uso (di farci passare le barche sotto se ne è già persa, non l’utilità, ma la fattibilità).

Dal lato Igea, in questi giorni, passando sotto la ferrovia e scendendo al mare, incontriamo il cantiere del porto che dovrebbe, secondo le speranze del nostro Kaiser, riqualificarne l’intera asta con le ormai note altalene e geyser luminosi (non in regola con le norme di contrasto all’inquinamento luminoso). Veramente rivoluzionarie le altalene.

Ricordiamo che l’amministrazione ha scelto di non pedonalizzare l’intero tratto. Infatti ha mantenuto la strada su cui noi, a bordo delle nostre auto, percorriamo il lungofiume sino al nuovo Poloest, denominato Polo Est 3.0, che avrebbe dovuto ospitare anche lo scivolo park e l’acqua park, dei quali però si sono perse le tracce.

Ma “tiriamo innanzi”.

Arriviamo così alla nuova rotatoria di via Properzio, che grazie all’interessamento dell’associazione Vivigea, è stata ornata con la scultura dei “bagnanti“. Tra parentesi è strano che non abbiano previsto una casetta in vetro per ripararli dalle intemperie… durante la stagione invernale. Infatti i numerosissimi turisti di capodanno, erano impietositi da quei poveri “bagnanti” al freddo e al gelo.

Ora c’è un’idea complessiva e il nostro percorso si apre a una visione complessiva, che chiaramente ha un indirizzo. Sì, certo, un indirizzo! L’inizio di viale Pinzon proprio vicino a quel tal chiosco… E allora? È forse colpa del Kaiser se la coincidenza fa sì che si trovi lì? Anche l’albergo Mondial è lì, ma è solo frutto del solito, curioso caso. E del resto è sempre lo stesso caso che ha fatto concentrare tutti i lavori proprio in quella zona del paese.

Ma qualcosa che non quadra c’è: la rotonda di via Donegallia (con tanto di telecamere) che è fuori dal contesto. Chissà, forse l’urbanista, che è un autodidatta non avendo bisogno di prendere lezioni da nessuno…, ha voluto dare un tocco di imprevedibile originalità. Chissà perché quella rotonda in via Donegallia? Chi mai ci abiterà in via Donegallia?

Mancherebbe solo una cosa per completare e rendere ancor più attraente quella zona: la darsena. Ma sembra ci siano persone molto vicine al sindaco che non la gradiscono.

Appena saranno completati i lavori sul lato Igea si penserà al lato Bellaria. Certo, per carità, ma con quali soldi saranno finanziati, visto che l’amministrazione ha speso per Igea tutto il tesoretto che aveva a disposizione?

Piccola perla finale. Su un cartello del cantiere c’è scritto “direzione artistica architetto Stefania Tognoloni” (quel nome non ci è nuovo)… Ohibò, ‘direzione artistica’?!!! Manco fossimo all’Opéra di Parigi!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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