CI MANCAVA ANCHE QUESTA

Strabiliante! Il Comune si muove in difesa di un’attività che sembra abbia subito un’ingiustizia… per un solo cittadino appartenente alla famiglia Lazzarini/Ceccarelli.

Sì, stiamo parlando del sindaco Enzo Ceccarelli.

Ci riferiamo alla delibera di Giunta n° 185 del 05/12/2017 (Ricorso chiosco di Ceccarelli), delibera nella quale il dirigente, ing. Michele Bonito, propone alla Giunta un ricorso in favore del chiosco denominato Beach Resort.

Ricorso gerarchico avverso alla Soprintendenza archeologica, delle belle arti e paesaggio, e determinazioni conseguenti. Per dirla in parole semplici, si tratta della mancanza dell’autorizzazione paesaggistica.

Il chiosco in oggetto è a rischio demolizione, come altri chioschi del resto: potete leggere il contenuto di tutta la pappardella nella delibera allegata.

Seppur nel merito trattasi di un ricorso coerente e, per le leggi citate, ha delle valide ragioni. Quello che è di difficilissima comprensione, è il fatto che “sia il Comune” a far ricorso e non il privato.

Perché il Comune non ha fatto ricorso per tutti i chioschi che hanno lo stesso problema? Risulta infatti ci siano dei ricorsi precedenti fatti da privati con le stesse modalità.

Perché il Comune fa ricorso “solo” per la Famiglia Ceccarelli e non per tutti gli altri? Siamo alle delibere “ad Personam”? Berlusconi docet? Un’altra considerazione, così, “en passant”, si affaccia nei pensieri: questo ricorso, probabilmente, comporterà dei costi. Ora, questi probabili costi, vien da ritenere che verranno sostenuti da chi promuove il ricorso: il Comune, quindi i cittadini. Tra i cittadini che dovranno sostenere le spese del ricorso pro famiglia del sindaco ci sono anche i chioschisti che pagheranno di tasca loro i ricorsi inerenti le proprie strutture. Fantozzi direbbe: “Ma come è giusto lei!!!”

Certamente ci verranno a dire che in caso di esito positivo avranno creato un precedente valido per tutti, ma perché non fare un ricorso da parte del Comune per tutti i chioschi? Forse perché se ci fossero stati troppi nomi si sarebbe rischiato di perdere e in tal modo avrebbe perso anche la famiglia Ceccarelli?

Il proposito di risolvere il problema della paesaggistica è certamente lodevole, ma quando il Comune, con un atto ufficiale, lo fa per un solo soggetto e non per tutti, è inevitabile che vengano molti dubbi, in particolare quando quell’unico soggetto è il sindaco stesso.

Naturalmente ci auguriamo che il problema si risolva per il meglio, questo per il bene della città. La risoluzione per il singolo soggetto può passare in secondo piano. Sospettiamo però fortemente che i problemi di quel chiosco non siano circoscritti alla sola paesaggistica.

È facile prevedere che venga inoltrato un esposto contro questa delibera “Ad Personam”.

Noi la definiamo “l’ennesima ‘bonizzata‘ del semper fidelis ing. Bonito”. Una specie di regalo d’addio per Natale.

P.S. Tra i partecipanti alla seduta per la delibera si nota l’assenza del sindaco. Che sia per il timore di un leggero conflitto d’interessi? Naturalmente “Lui“, non ne sapeva assolutamente nulla: “honni soit qui mal y pense…”


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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