CRISTIAN GORI: UN ALTRO SUCCESSO

Altra prestigiosa vetrina nazionale per il piano arenile firmato dall’architetto Cristian Gori

Tra i progetti d’eccellenza al 2° festival delle città organizzato dall’INU a Napoli, anche il masterplan promosso dalla coop chioschisti

Un’altra prestigiosissima vetrina nazionale per il progetto di riqualificazione dell’arenile firmato dall’architetto Cristian Gori del Coworking Studio quella andata in scena il 5 luglio all’Università Federico II di Napoli. Una Kermesse dove si è tenuta l’illustrazione di alcuni dei migliori progetti urbani selezionati dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica).

Dopo la selezione alla Conferenza della Società Italiana di Urbanisti, svoltasi a Roma in giugno, anche l’INU accoglie tra i progetti più meritevoli il masterplan per la riqualificazione dell’intera fascia costiera di Bellaria Igea Marina.

Un doppio riconoscimento che certifica il valore della proposta che sta incuriosendo per la peculiarità di un possibile sviluppo futuro della costa, facendo di Bellaria Igea Marina un esempio a livello nazionale.

Architetto Gori nel giro di un mese il suo progetto dell’arenile sta facendo scuola a livello italiano.

E’ una soluzione promossa che sta incuriosendo tra gli esperti della materia e non. Piace l’idea del Woonerf marino, nonché l’interpretazione stessa mediante la quale vivere la linea di costa.

Ad ogni modo era l’unico progetto presente che affronta la realtà dell’arenile come tema urbanistico sia a Roma che a Napoli.

Forse uno dei motivi per cui siamo stati invitati è quello di aver richiamato l’attenzione su quella fascia costiera dove si strutturano i servizi e che funge da filtro tra la realtà urbana e la naturalità dell’arenile. Una tipologia urbanistica mai trattata precedentemente.

Ed è quella dove si giocherà il delicato tema, non solo delle concessioni, ma dal punto di vista urbanistico della definizione del tratto rivierasco.

Per le realtà italiane consolidate, la fascia dei servizi è inscindibile dalla concezione privata delle attività presenti. E’ in virtù di queste che l’arenile, tra cui il nostro della costa romagnola, ha acquisito interesse e ha saputo promuovere dei valori. Questa fascia è quella che urbanisticamente determinerà in futuro la qualità dei luoghi della linea di costa.

Che intende per strutturare dei luoghi?

Definire delle specifiche relazioni tra l’ambiente naturale dell’arenile e il modo di viverlo. Ogni realtà costiera ha poi prodotto dei propri luoghi. Qui a Bellaria Igea Marina (come del resto in tutta la costa romagnola) abbiamo sviluppato una precisa peculiarità di osmosi tra zona alberghiera e spiaggia. Noi non viviamo nella natura, ma nel rapporto con la natura. Sta in questa alchimia relazionale la capacità di dare origine a dei luoghi.

Quindi una tipologia urbana sulla quale si potrebbe aprire un nuovo approccio tematico.

Certo, quanto meno prendere coscienza che esiste una dimensione fisica intermedia che necessità di essere trattata come specifica spazialità urbana, alla pari di tante altre.

La speranza è quella che queste nuove proposte, possano ambire a ruolo guida per ridefinire i tratti costieri italiani.

Al di là di come la si possa pensare, occorre prendere atto che se un progetto viene ospitato come esempio nelle due più alte istituzioni italiane di urbanistica, è certamente ritenuto di qualità. Ciò che resta paradossale, è che dopo decenni di piani farsa e interventi maldestri, questa amministrazione ignori una figura professionale di cosi alto valore.

Ci preme ricordare che dal 2010 ad oggi, sono diversi i progetti per la città firmati dall’architetto Cristian Gori che hanno avuto l’onore di prestigiose vetrine nazionali e internazionali. Conferenze e convegni di risonanza anche mondiale nell’ambito dell’urbanistica. Nonostante tutto, questa ottusa amministrazione, che in ambito urbanistico si è dimostrata una totale nullità, resta imperterrita e chiusa in se stessa. Il “Geometra” vicesindaco Roberto Maggioli, non accetta lezioni di urbanistica da nessuno, neanche da Renzo Piano. Casomai lo stesso avesse l’ardire di avanzare qualche proposta a Maggioli. Al vuoto di idee dell’amministrazione, incapace dopo otto anni di elaborare un piano urbanistico, un piano colonie e un piano spiaggia, fanno da contraltare i progetti di Cristian Gori, che ancora una volta onora il nome di Bellaria Igea Marina.

Non resta che augurarci che la futura amministrazione sappia dare energia alle energie locali. Bellaria Igea Marina ha necessità di risollevarsi a partire dalla riqualificazione dell’arenile, che grazie ai chioschisti e all’architetto Gori ha già un masterplan fattibile e di qualità.

Non sarebbe male partire da qui.

P.S.

  • La nuova Piazza Marcianò, è carina, quanto sarà un successo è presto per dirlo sarà il tempo a determinarlo.
  • A proposito di Statue, dopo le prime due che abbiamo “Igea” e “i bagnanti” considerate capolavori assoluti. La terza classificata al Mondo è quasi certamente “il Cristo velato” (vedi foto in basso) un opera del 1753 di Giuseppe Sanmartino. Il Cristo velato, da oltre due secoli ha tantissimi estimatori che giungono da tutto il Mondo a Napoli per ammirarla. Esattamente come succede per le due statue che abbiamo in città.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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