FIGLI DI UN DIO MINORE

Ottopagine” alza la voce con l’Amministrazione per i mancati servizi sulle spiagge del 25 Aprile e del primo Maggio.

Se veramente si voleva lasciare il segno, si doveva organizzare una manifestazione di protesta contro l’Amministrazione con un corteo, che alla fine, dopo aver percorso tutto il litorale, doveva confluire in Piazzale Kennedy.

Lo sconcerto dei turisti per la mancanza dei più elementari servizi, era facile da prevedere. Belligea l’aveva scritto mesi fa che ci saremmo ritrovati con spiagge da anni ’50 e per l’estate la situazione sarà appena migliore, ma al solito nessuno ci ha ascoltati.

Noi siamo un semplice giornale e non una forza politica con un seguito, chi poteva doveva fare qualcosa di eclatante, qualcosa che finisse davvero sulle pagine dei giornali nazionali. Tutti, da mesi, vanno avanti con eccessiva prudenza, fin da Ottobre noi avevamo avvisato che si sarebbe finiti in questa situazione… ma proprio tutti.
Il mondo della politica, gli operatori, le ass. di categoria, invece di combattere sono rimasti appesi alle labili speranze che Ceccarelli faceva intravedere. E la cosa non era riferita solo a questa stagione, ma a tutta la situazione in generale.

Il litorale è il fulcro della nostra economia, ma sembra che nessuno se ne voglia rendere conto.
Molti albergatori sono convinti che i turisti vengano da noi perché gli piacciono i nostri alberghi; balle! I turisti arrivano qui per la spiaggia e il mare. Una volta venivano anche per il divertimento, che adesso non c’è più.
Non abbiamo nemmeno una discoteca… tutto è stato istituzionalizzato, anche il divertimento (è il Soviet VERDEBLU, che decide come e dove divertirsi. Su consiglio e indirizzo del KGB al servizio del Kaiser). Nessuna iniziativa privata.
Torniamo a noi, per un turista dei nostri giorni, viziato, che pretende molto e vuol spendere poco, ritrovarsi con spiagge modello anni ’50 non è certo il massimo. Se le cose continueranno cosi, non è difficile immaginare che anche i turisti più fedeli potrebbero abbandonarci, altro che begli alberghi.

Tolta la spiaggia, alla fin fine abbiamo da offrire ben poco – l’isola dei Platani e Viale Ennio -, dire desolante è farci un complimento.

Eppur nulla si muove, ma non da adesso, da sempre! D’accordo che il turismo è cambiato, ma una volta questa città era viva grazie all’iniziativa privata, oggi è diventata un mortorio. Non saranno certo i “ciellini” a salvarci, che pretendono molto e non spendono un centesimo, venuti da noi solo perché qui non c’è la tassa di soggiorno, e perché ormai non li vuole più nessuno.
Mettiamola subito, cosi eliminiamo questo inutile turismo pseudoreligioso, acquisito con concorrenza sleale, che serve solo a Ceccarelli per vantarsi delle presenze a fine anno.

E’ inutile agitarsi solo adesso, da almeno trent’anni nessuno si è mai occupato davvero delle spiagge, nessuno escluso!

Finché tutto andava bene, turisti che spendevano, con la collaborazione di una corposa evasione, nessuno si è preoccupato di guardare appena un po’ più in là del proprio naso. C’è chi non è mai uscito dalla città… convinto, e qualcuno lo è ancora, che siamo il centro del Mondo.

Svegliatevi! E’ ora di diventare imprenditori! Il tempo in cui qualsiasi cosa si facesse rendeva soldi è finito,

ed è ora di avere Politici degni di questo nome!

E’ ora di finirla con le cose fatte “alla carlona” ed è ora di finirla di fare gli interessi di pochi, il tempo dei privilegi deve finire, non ci sono più i “figli di un Dio minore”, che si devono genuflettere ai voleri dei potenti.

Serve a poco, per non dire a niente, indire un convegno con dei politici nazionali, anche se relatori della legge sul litorale, cosa potranno mai dire? Aggiornarci su qualcosa che ancora non è stato definito? Ma le loro idee personali contano poco. Non sono loro che alla fine decidono, probabilmente solo il Professor Zunarelli ci dirà qualcosa di interessante. Sembra, come al solito, una manovra politica per riconquistare l’elettorato. “Ecco, vedete? Noi ci diamo da fare!”. Dovevano muoversi mesi fa, per non dire anni. Adesso tutto questo è perfettamente inutile, adesso si cerca di sfruttare l’emozione del momento, niente di più, niente di meno.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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