SPIAGGE: FINISCE L’ANARCHIA

Il grande problema del litorale bellariese è l’omissione dei controlli in sé, con un evidente e conseguente danno Erariale. Infatti, non rilevando gli abusi, non si è potuto chiedere l’equo indennizzo dovuto dai concessionari per gli abusi perpetrati e forse l’equo indennizzo non è stato chiesto neanche per quei pochi concessionari segnalati.

Intanto è meglio chiarire un paio di cose: questi problemi nascono lontani nel tempo, cioè dalla fine degli anni ’70. Subito dopo, negli anni ’80, finita la crisi, si è ritornati a lavorare a pieno regime, qualcuno ha dato il via all’Isola dei platani, dimenticandosi completamente della spiaggia, che è la vera ricchezza su cui si fonda tutta la nostra economia e nessuno, sia gli operatori, che le successive Amministrazioni, si sono mai posti il problema di come sistemare in tutti i sensi: amministrativi, di decoro, strutturali e di ammodernamento, le spiagge.

Quello che fa specie dell’attuale Amministrazione, è non averci messo le mani già nel 2009, ben conoscendo da tempo la situazione del nostro litorale. A quel tempo era possibile sistemare tutto, ma non l’hanno fatto, Perché? Forse per motivi di natura politica… promesse e via dicendo. O forse credevano di far loro un favore… invece li hanno inguaiati.

Sempre in quest’ottica non hanno guardato al futuro ancorando la città a un passato vecchio e stantio. Eppure si presentavano come innovatori, con tante belle parole rimaste però solo sulla carta.

Nessuno capisce bene il perché questa Amministrazione non voglia allineare il demanio comunale a quello marittimo, con una fretta nel volere fare i bandi, che quasi sembra che qualcuno li insegua con il forcone. Qualcuno (Cecchini) dentro al Palazzo crede di essere il Cardinale Richelieu… Per favore, siamo solo a Bellaria. Noi un’idea l’abbiamo del perché di questi comportamenti.

Il problema ha un nome preciso, “Corte dei Conti” e anche un cognome, ”danni erariali”.

Spieghiamo: una volta accertati gli abusi, non basta pagare una sanzione, ma l’Ente accertatore deve far pagare l’equo indennizzo per tutto il periodo in cui è stato in essere l’abuso commesso. Questo non è stato fatto… e da qui la molto probabile inchiesta della Corte dei Conti, che se rinviasse a giudizio e condannasse gli attuali Amministratori al pagamento in solido del danno erariale, questi si troverebbero in grossi guai, perché si sa, le sentenze della Corte dei Conti sono immediatamente esecutive

Continua…


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT

Il Direttore Giuseppe Bartolucci

su "SPIAGGE: FINISCE L’ANARCHIA"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.