SPIAGGE: BAD BANK?

Quanto valgono le zone dei bagnini e i chioschi al giorno d’oggi? Quelli in regola hanno ancora buone quotazioni, ma quanti sono?

Di sicuro di fronte a tutta questa incertezza sulle nuove concessioni, qualche pescecane si farà sotto per acquisire una zona, e magari un chiosco, a prezzi stracciati. Ergo gli operatori di spiaggia sono passati da categoria privilegiata a categoria in declino, motivo, la quasi totale svalutazione delle loro attività.

D’accordo la Bolkestein, ma una buona fetta di responsabilità è anche a carico di tutte le Amministrazioni che hanno governato nel corso degli anni, questa compresa. Hanno sempre lasciato fare, illudendo gli operatori che si poteva continuare così in eterno.

La maggiore responsabilità dell’attuale Amministrazione, pur ben conoscendo il problema della Bolkestein, è quella di non aver fatto, appena insediata, quello che adesso tenta di fare in pochissimo tempo, non ha voluto obbligare gli operatori a mettersi in regola. Perché? Forse per questioni di convenienza politica? Probabilmente pensavano alla successiva tornata elettorale, quindi sono stati accondiscendenti per loro convenienza, forse illudendosi loro stessi sulla perpetua tolleranza e, così facendo, alla lunga hanno inguaiato gli operatori di spiaggia.

Un’Amministrazione che pensa troppo alle poltrone, è estremamente improbabile che aiuti e protegga tutti i cittadini.

Alla intrinseca criticità della situazione si aggiunge la stretta creditizia che da anni blocca o rallenta le possibilità di azione. Senza fondi non si fa nulla e le banche non sono mai state tanto restie come negli ultimi tempi nel concedere finanziamenti.

A questo problema, l’Amministrazione ci ha mai pensato? Ha forse cercato un accordo con le banche per dei plafond degni di nota o linee di credito agevolate, magari chiedendo alla Regione? C’è anche chi, a fronte degli investimenti necessari, farebbe molta fatica a rientrare con i mutui. Nel progettare il piano spiaggia, l’Amministrazione ha mai preso in considerazione il problema dei costi? Parrebbe di no. Hanno passato il problema agli operatori, loro vogliono far bella figura… ma tutti i problemi sono stati lasciati agli operatori, è in questo modo che si programma un intervento cosi importante? E’ facile riempirsi la bocca di paroloni, ma i fatti poi sono ben altra cosa.

Addirittura il Sindaco dice che lui ha fatto un favore a tutti salvando la stagione 2017… Sarà…

Sarebbe interessante vedere cosa accadrebbe se tutti gli operatori di spiaggia presentassero ricorsi. Cosa farà Ceccarelli, chiuderà tutte le attività sulla spiaggia?

L’ho detto da sempre che sulle spiagge Ceccarelli si sarebbe giocato tutto. Non vi sembra strano che l’abbia fatto alla fine dei due mandati e non all’inizio? Adesso non rischia più niente, a meno che la sua silente e sempre accondiscendente (finora) maggioranza, non lo mandi a casa. Se avvenisse veramente sarebbe il risveglio da un letargo durato 8 anni.

Si sa che c’è molta maretta nella maggioranza, ma la reciproca fiducia è ormai ai minimi termini, di conseguenza nessuno trova il coraggio di sfiduciare Ceccarelli, hanno tutti paura. Certo che un Sindaco che incute timore non è propriamente il massimo per una città.

Ora si deve anche valutare se questo modus operandi sia una strategia per affossare una categoria e favorirne un’altra. Se così fosse le responsabilità delle precedenti Amministrazioni andrebbero osservate con diversa ottica.

 


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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