IL COSIDDETTO “AVERE LE PALLE”

Averle significa farsi dei nemici, sì, perché non si viene considerati avversari, bensì pericolosi nemici.

In questa città, dove doveri e diritti non sono uguali per tutti, quasi quasi vien da rimpiangere il Sindaco precedente, Scenna, il quale, pur non essendo un politico, era quantomeno un Signore!

Favoritismi e privilegi vanno solo agli “amici”, mentre tutto il resto dei cittadini tira la carretta.
Diventa difficile credere che questa sia una vera “classe dirigente”, e non s’intende solo la classe politica, ma anche quella imprenditoriale. Sono proprio queste “classi dirigenti” che non hanno le palle!

Si assiste a Consigli Comunali pieni di parole vuote e settarie, manca completamente una visione politica, si confonde l’interesse dei partiti con quello della città. I tiranneggiati, nella speranza di non essere schiacciati, si genuflettono in silenzio. Non stupiamoci quindi di essere senza quella identità che forse era presente quando diventammo “Comune”. Poi l’espansione economica, l’esplosione del turismo, ha concentrato tutto nell’interesse personale e non in quello comune.

Già negli anni ’60, e andando avanti, vi furono favoritismi e privilegi, insomma, gli “amici degli amici” sono sempre esistiti! (Già a quei tempi era sufficiente avere una “Tessera”)

In questo clima, dove l’interesse dei comuni cittadini non viene nemmeno preso in considerazione, tutto sembra essere circondato da un alone d’interesse privato che ormai nemmeno più si cerca di nascondere.

Alcuni, da lungo tempo, hanno deciso di nascondersi dietro a pupazzi da loro scelti e, magari, questi signori sono i primi che pubblicamente si lamentano di questi pupazzi. Il potere è sempre stato in mano all’economia, ma finché il benessere avvolgeva tutta la città ci si poteva passare sopra, oggi non è più così, l’economia ristagna, mentre la povertà si sta allargando e i gangli economici si consolidano sempre più.

Uno dei grandi problemi che abbiamo è la mancanza di un’economia alternativa. Qui c’è solo il turismo, che i prezzi praticati rendono un turismo povero, ormai molta manodopera è straniera a basso costo, la città non riesce più a vivere di solo turismo.

Impreparazione, ignoranza, sottocultura? Da chi governa ci si aspetta che guardi al presente, ma anche al futuro. Non per ambizione personale, ma gli “illuminati”, sempre più convinti di essere il meglio, dovrebbero guardare al benessere della città con piani programmatici in grado di anticipare il futuro. Se non sanno fare questo, e non sembra lo siano, perché pretendono di governare? Solo per il gusto del potere? Per dimostrare cosa?

Se non si capisce cosa serve alla città, e non solo in termini di investimenti, ma anche in termini di appartenenza, socialità, è meglio tornare a casa, significa che non si è capito niente.

La maggioranza che regge i fili del potere è debole, costituita da un’alleanza di ben quattro forze politiche, che non hanno ancora capito che in politica le alleanze non esistono, ma esistono solo interessi comuni… e visto che spesso gli interessi cambiano, fluttuano malamente anche le supposte alleanze: docet il cambio di casacca della consigliera Valentini.

Viva il Re


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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