è morto Greg Lake

“Addio Greg Lake, la tua voce ha accompagnato la nostra epoca.” (ranofornace)

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L’uomo schizoide del ventesimo secolo, il cavaliere della “Trinità” progressiva, ha terminato la sua corsa in questo folle mondo.

La morte di Greg Lake ci coglie di sorpresa, segnando una delle più grandi perdite della musica della nostra contemporaneità, per quello che ha rappresentato nel panorama rock a cavallo tra gli anni ’60-’70.

Il  bassista del “faccione” crimsoniano, dell’armadillo corazzato degli Emerson ha lasciato dietro di sé la fine di un’epoca eroica. La voce dei King Crimson (la più grande “progressive” rock band di sempre) di “In The Court Of The Crimson King” (1969) e di  “In The Wake of Poseidon” (1970), ha segnato la storia del secolo passato e caratterizzato i sogni  tolkieniani della prima generazione di ascoltatori di musica “progressive”, delle sue speranze, nelle  fughe in una realtà  migliore a cui tutti aspiriamo. Con gli Emerson Lake & Palmer ha trasferito il vento immaginifico del regno crimsoniano, sulle vette arzigogolate del tecnicismo  onanistico del  “grande capo” Emerson, mostrando doti compositive eccelse e firmando tra gli altri, album come l’eponimo, (1970) “Tarkus”, (1971) “Pictures at an Exibithion” (1971) e “Trilogy” (1972) che hanno posto l’inderogabile sigillo sul “genere”.

Ascoltiamo la sua splendida voce in due brani epocali.

King Crimson- In The Wake Of Poseidon (1970)

Emerson Lake & Palmer- Luky Man (1970)

E’ incredibile pensare che tutto finisce insieme ai sogni, anche la vita degli invincibili.

R.I.P.

Grazie Pier ranina picciina

 

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