QUEL DISASTROSO 14%

Questa città, con tutti i suoi problemi, è in mano al 14% di voti presi alle elezioni comunali. E’ sempre stato così, ma una volta a voler decidere erano quelle 30 famiglie di albergatori, oggi quel gruppo di potere si è allargato espandendosi all’interno di una forza politica. Hanno unito il potere economico al potere politico, la peggiore possibile delle combinazioni. Da notare che questa forza politica racchiude al suo interno le più diverse ideologie, accomunate unicamente dal reciproco interesse.

Intendiamoci subito, è questa forza che spostandosi da una parte o dall’altra decide chi vince le elezioni. I tempi sono cambiati, il livello si è abbassato, i margini di accordo si sono allargati e, in definitiva, prima non avevano un ruolo politico, adesso sì, e si sa, l’appetito vien mangiando.

In politica gli scenari cambiano in fretta: è una questione di domanda e offerta. Le possibili sorprese sono all’ordine del giorno, nessuno può sentirsi tranquillo sulla poltrona, nell’era post-ideologica, con un colpo di spugna si cancellano anni di contrasti e si rompono inossidabili alleanze.

Questa forza politica, mal rappresentata in Consiglio Comunale, si gongola nell’illusione di influire oltremisura. Certi di essere l’ago della bilancia, lasciano i propri Consiglieri liberi di eruttare boiate innominabili, conta solo chi lavora dietro le quinte, imponendo le scelte che più soddisfano le proprie esigenze.

Ma questo insulto alla politica, quella vera, quanto potrà durare? Secondo noi poco, i forti e ormai evidenti contrasti nella maggioranza ne sono indizio evidente, le gelosie affiorano e molti sono tesi e nervosi, pur dietro lo sfoggio di sorrisi di circostanza.

Inevitabilmente questa forza politica molto presto dovrà rinegoziare gli accordi, ma con chi? Lo scenario non è chiaro, ma il vero problema è un altro, chi sarà disponibile, tra le altre forze politiche, a continuare a subire ricatti? E’ poi cosi importante essere al governo senza poter fare liberamente le scelte politiche per la città e non dover sottostare all’immobilismo di questo 14%? Che senso ha fare le belle statuine?

Dopo vent’anni di disastri, questa città potrà finalmente avere un governo degno di questo nome?

P.S. Indovinate voi qual è questa forza politica.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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