Egregio Signor Sindaco,
ho letto la mail inviata a suo nome al Direttore Bartolucci in cui Lei, a mezzo del Suo legale, dichiara che quanto il suo blog pubblica nei riguardi della Sua persona e nei riguardi dell’Amministrazione, è “palesemente falso e menzognero”.
Balza immediatamente all’occhio che non si riporti dove, come e perché, gli articoli che questo blog pubblica nei Suoi confronti, siano tanto “palesemente falsi” e “infarciti di diffamazioni e calunnie”.
Ma ora sarò io a farLe delle domande e fare affermazioni, per cercare di chiarire se veramente quegli articoli sono come definiti dal Suo legale.
Innanzitutto, credo che Lei sia il primo lettore di quegli articoli, e sia Lei ad aver dato mandato, magari suggerendo al Suo legale di dichiarare quegli articoli menzogneri e fantasiosi… Bene Signor Sindaco, non crede sarebbe stato il caso, prima di procedere a querele già sporte e far poi inviare anche una lettera di diffida, scrivere e farsi pubblicare una lettera in cui spiega le sue ragioni e dice il perché, secondo Lei, quegli articoli sono tanto falsi? Bartolucci, a mio avviso, sarebbe molto lieto di pubblicare una sua lettera, del resto lui stesso ha sempre dichiarato di accettare e pubblicare smentite e opinioni diverse. Conosco l’onestà intellettuale del Direttore, la sua rettitudine morale ed per questo, nonostante avessi preso la decisione di non scrivere più lettere, che scrivo questa proprio a Lei.
Si è degnato di meditare e poi commentare la lettera di Giampiero Gori, per chiarire la sua posizione riguardo alle sue argomentazioni? Mi sembra una lettera piuttosto circostanziata, in cui una persona di esperienza, perché la sua età depone a favore dell’esperienza, espone delle chiare critiche e dimostra anche il suo amore per la città. Una lettera come poche, capace di aprire molti dibattiti. Lei non si è degnato della minima considerazione.
Lei è mai intervenuto nel nocciolo della questione Mercato Ittico, all’infuori di dichiarazioni meramente politiche e di circostanza? Lei lo sa che la creazione di quella struttura, in pratica, è servita per foraggiare pochi impoverendo di fatto l’intera città? Ma lei, quello, lo chiama Mercato Ittico? Ho visto di persona il Direttore della struttura pubblicizzare insistentemente sui vari gruppi Facebook il prodotto venduto: «Oggi Canocchie a tot, sogliole a tot, triglie ecc.» Ho trovato la cosa squallida, ma nello stesso tempo ha contribuito a dare dignità alla signora Gilda. Le sembra una cosa normale edificare una struttura investendo denaro pubblico, farci una pescheria, concessa a una società privata a una cifra annua che un’altra pescheria versa in un mese? Su questo specifico argomento la invito a rileggere la lettera di Giampiero Gori.
Sono false le critiche alla sua pervicacia nell’affidare sempre gli arredi e i progetti pubblici agli stessi studi di architettura, quando i risultati sono spesso deprimenti? È una fantasia che molte zone della città siano sporche e malandate? Lei pensa sia una menzogna? E quando passa (se ci passa), per l’Isola dei Platani e vede i vecchi in carrozzella, non si sente in imbarazzo nel pensare che a loro non ha mai dedicato la minima attenzione, che Bellaria, città a livello di Cervia e Cesenatico, non ha una casa per anziani, non ha un canile, nulla. Ma secondo Lei, a Bellaria, esistono solo gli albergatori? Sì, perché le altre attività commerciali chiudono in continuazione. Il PSC è stato un completo fallimento e in questo caso i miei pensieri volano alti.
Ha mai chiaramente illustrato l’operato di Verdeblu? Il fatto che ci sia uno sbilanciamento in favore degli albergatori, non mi dica che è una menzogna, visto che solo qua non si paga la tassa di soggiorno, sempre un metodo per favorire pochi a scapito della maggioranza dei cittadini. Si rende conto di avere forse “agevolato” un sistema oligarchico? Sempre su Verdeblu: qual è il rapporto benefici/costi? Le persone che gestiscono tale quantità di denaro sono all’altezza? E se sono all’altezza, essi sono liberi, o seguono le sue direttive? È sufficiente rispondere.
Un Sindaco dovrebbe parlare con la gente, confrontarsi, solo così si possono conoscere le esigenze dei cittadini, e ci sono cittadini con cui il confronto sarebbe fertile produttore di idee. Si è mai confrontato con Giorgio Mosconi? Con Giampiero Gori? Con l’apprezzato architetto Cristian Gori? Ugo Baldassarri? Emanuele Speranza? O con altri personaggi interessanti? Perché Lei è un Sindaco per pochi, eletto da pochi, che invece di unire la città, forse l’ha divisa in fazioni.
Si rende conto, Signor Sindaco, che molto dipende anche dal suo livello culturale, a livello umanistico soprattutto. Perché, caro Sindaco, uno che ragiona per querele, sfuggendo il confronto diretto, ha già palesemente dichiarato il proprio spessore.
Poi lei dichiara false le critiche a lei rivolte, e non si vuol degnare di dire il perché, non lo spiega ma, come disse Publio Terenzio Afro “Nil est dictus facilius” Nulla è più facile che parlare, è il sapere bene cosa si dice che è più difficile, non basta dire che non è vero, ma si deve spiegare il perché, mentre Lei risponde con querele, non col confronto.
Lei, che ha una delega alla Polizia, si è minimamente mosso per quella donna multata per una brevissima sosta davanti a una farmacia, quando in estate si lasciano auto in sosta selvaggia solo per favorire i soliti alberghi? Sembra che la signora abbia avuto pressioni, non si sa da chi, tanto da essere indotta a togliere il suo post su un gruppo Facebook e spingerla a forzate e non sentite scuse. È stato tanto desolatamente vergognoso, che io stesso mi sono offerto di coprire le eventuali spese legali se la signora avesse voluto mantenere il suo commento e avesse di conseguenza subito ritorsioni. Ritorsioni legali naturalmente, in una costanza di comportamento che ritengo deplorevole.
Lei, Signor Sindaco, cos’ha dato a questa città? Mi faccia un elenco di cosa ha donato lei a questa città, faccia vedere il suo spessore, si esponga, invece di affidarsi ai comunicati congiunti della maggioranza e chiudersi in Municipio.
Il ritardo con cui si è provveduto a mettere in sicurezza le scuole, come lo spiega? Avevate altri impegni? Che impegni? Il Chiringuito? I bagni e i chioschi che alla fine sono stati rimossi? A differenza di chi ha osato un paragone con Napoleone, non penso che Lei passerà alla storia di questa città, ma questo è solo un mio pensiero. È legittimo averne uno.
Non ho la pretesa di insegnarle nulla, non ne ho titolo, ma esiste un vademecum morale del “Buon Sindaco“. Esiste il Sindaco dei quattro amici al bar, ed esiste il Sindaco di tutti. Ma il buon Sindaco deve avere una dose infinita di umiltà, andare incontro alle esigenze dei più deboli e di chi è in difficoltà, formare una città dinamica e competitiva (i numeri non le danno ragione), ascoltare i suggerimenti di tutti, avere orecchie aperte a tutte le istanze, Assessori capaci, competenti e “liberi“. L’autorevolezza, gentile Sindaco, è cosa ben diversa dall’autoritarismo, per acquisire autorevolezza servono doti che fino ad ora Lei non ha dimostrato. Buoni Amministratori fanno grande una città.
E ora vorrei toccare un altro argomento, questo blog, “Belligea news”, che sopravvive senza fondi, nessuno che chieda di mettere un banner pubblicitario su questo blog che ha un minimo di mille letture al giorno. A pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina. Se una signora per un semplice commento è stata intimidita, credo che tanti non vogliano esporsi come finanziatori del giornale, per non dover subire ritorsioni. Ma come, una Banca Locale che si pubblicizza in ogni evento e in ogni luogo della città, e finanzia un giornale che in pochi leggono, non ha due euro per una pubblicazione che forse è la più letta della città? Ma come sappiamo, le banche non sono mai state eque, ma questo è un altro discorso.
E vorrei toccare pure un tasto delicato. Il Direttore Bartolucci, che conosco personalmente e di cui ho grande stima, sopravvive con dignità tra mille difficoltà, con una madre novantaseienne, invalida al 100% e lui stesso ha qualche problema di salute, che di fatto gli impedisce di lavorare. Ebbene, qualcuno del Comune, si è mai interessato ai problemi della sua famiglia?
E allora voglio lanciare un appello a tutti coloro che leggono questo blog o giornale (chiamatelo come vi pare). Scelgo di farlo proprio qui, perché è di fatto l’unico spazio in cui viene data voce allo scontento e ai problemi reali che affliggono la città. E siamo tanti a leggere, a commentare, a criticare e a sostenere. Oltre essere tanti, sarebbe bello dimostrare che non siamo soli e possiamo fare davvero qualcosa. E allora facciamo qualcosa per Belligea News, tutti insieme. Basta poco, bastano piccole donazioni, perché “tanti pochi fanno assai“. E i bellariesi sanno essere presenti.
Buone cose, Piero Benini.
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