LA RIVOLTA DELL’ISOLA DEI PLATANI

Il Presidente del comitato “ISOLA DEI PLATANI” rassegna le dimissioni assieme a sei membri del Consiglio. Dopo quindici anni di Presidenza Masciantonio getta la spugna, stanco di dover lottare contro l’indifferenza dell’Amministrazione, dedicata solo al settore alberghiero, e anche alla mancanza di reattività degli associati.

L’ex Presidente denuncia lo scarso supporto alle attività commerciali locali, che stanno soffrendo la concorrenza di Outlet e grandi centri commerciali. Consideriamo che al turismo è destinato il 4,3% della spesa, mentre tutte le altre attività economiche assieme, non arrivano all’1% del totale della spesa pubblica.

E’ quindi necessaria una politica che renda più appetibile la frequentazione delle attività che operano nella zona centrale della città e per questo servirebbe uno sforzo congiunto dell’Amministrazione e dei gestori. Per questo Masciantonio resterà in seno al Comitato, cercando di promuovere una nuova forma associativa che consenta di avere una maggiore autonomia d’azione e una maggior forza d’impatto.

L’Isola dei Platani è complessivamente un’area commerciale non trascurabile, contando settanta associati e 120 licenze, che occupano un fronte di 650 metri lineari, in pratica l’equivalente di un grande centro commerciale. Serve una strategia che consenta di valorizzare ulteriormente la zona. Non bastano più gli interventi di riqualificazione operati finora, come la piazzetta delle vele antistante la biblioteca, il mondo del commercio è in continua evoluzione e si deve mantenere il passo.

Masciantonio denuncia, sia la mancanza di interventi da parte dell’Amministrazione, che una certa inerzia da parte degli stessi commercianti, troppi dei quali poco inclini alle innovazioni.

Questa notizia è come la ciliegina sulla torta che viene appoggiata sulla lettera aperta al Sindaco inviata da Piero Benini. Le sue considerazioni assumono ancora più consistenza, mentre per contro la perdono le dichiarazioni del Sindaco sulla gratuita falsità delle critiche rivoltegli da Belligea News.

A pensar male, come si dice, è peccato, però… tutte queste dimissioni di Presidenti vicini all’Amministrazione: Umberto Morri da Verdeblu in primis e le attuali di Masciantonio, possono prestarsi a diverse letture. Vorremmo ricordare che i due personaggi, non erano, e non sono certamente lontani politicamente dal Sindaco, ma dopo sette anni, hanno mollato, non sarà che hanno sentito l’arrivo di una buriana da tramontana?

Si potrebbe fare un’altra considerazione: il Sindaco sembra usare le rappresentanze sociali a lui vicine come se fossero suoi strumenti. Di conseguenza, chi le presiede soffre di questa frustrazione e a lungo andare non regge.

Non è che, tra i Presidenti ancora in carica, qualcun’altra/o sta già meditando di seguire l’esempio di Morri e Masciantonio?

Come sono lontani i tempi in cui “Madama la Marchesa”, pardon, il Sindaco Ceccarelli, si autoproclamava; espressione delle categorie economiche!

Una rivolta simile a questa è avvenuta a Cervia pochi mesi orsono. Alla richiesta delle categorie, il Sindaco Luca Coffari, che da poco aveva assunto la delega alle Strategie turistiche e Marketing territoriale, ha prontamente risposto di essere pronto a lavorare “in modo congiunto” con le categorie, e ha dichiarato alla stampa: «tutti insieme cercheremo le soluzioni e tutti insieme decideremo, come Amministrazione non daremo soluzioni preconfezionate imposte dall’alto, cercando dopo l’approvazione delle categorie. Come già detto decideremo tutti insieme».

Ecco la differenza tra Cervia e Bellaria Igea Marina, tra una mentalità aperta e una chiusa e asfittica.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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